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Writing - il romanzo storico 1

Creato il 30 agosto 2010 da Luca Filippi

WRITING - IL ROMANZO STORICO 1

Cari amici di blog, ho pensato di inaugurare un nuovo spazio, diciamo una sorta di dialogo virtuale, sulla mia/vostra esperienza di scrittura. In particolare, sulle difficoltà (anche appassionanti) che si incontrano nell'approcciare il genere del Romanzo Storico. Innanzi tutto, già la definizione di questo genere letterario è quanto mai complessa e controversa. A tale proposito, gli interessanti possono leggere gli interventi sul pregevolissimo blog Letteratitudine, il cui curatore Massimo Maugeri, ha aperto un Dibattito sull'argomento.Personalmente trovo azzeccatissima la definizione sul sito "Historical Novel Society":
"Per essere definito storico un romanzo deve essere stato scritto 50 anni dopo gli eventi narrati o essere stato scritto da qualcuno che non era vivo al momento degli accadimenti descritti"(traduzione aribitraria, ma diciamo che rende il concetto).
Premessa indispensabile per ogni autore è quella di essere, ed essere stato, un accanitissimo lettore (meglio onnivoro), ma comunque almeno del genere nel quale vuole cimentarsi. Per cui, chi voglia avvicinarsi al genere storico, non potrà prescindere dai libri di grandi Maestri come Giulio Leoni, Danila Comastri Montanari, Afredo Colitto o Valeria Montaldi.

IL PERIODO STORICO - LA DOCUMENTAZIONEHo notato che se un Autore sceglie un certo periodo storico per ambientare una storia difficilmente lo abbandona nella produzione successiva. In effetti, basti pensare a Jeanne Kalogridis che dopo Alla corte dei Borgia e L'enigma della Gioconda, in questi giorni è uscita in libreria con la sua ultima fatica La regina maledetta, sempre ambientata nel Rinascimento. Naturalmente non è una regola universale ed esistono numerose eccezioni.

WRITING - IL ROMANZO STORICO 1
Sembra esistere una sorta di legame sotterraneo tra l'Autore e l'epoca di ambientazione della sua storia. La scelta del periodo storico va fatta, a mio avviso, "di pancia" e cioè con una motivazione essenzialmente sentimentale. Il processo di documentazione richiede un'immersione profonda e deve andare oltre il mero nozionismo. Chi scrive deve riuscire a "respirare" nei secoli e nei luoghi in cui si muovono i suoi personaggi.

Ma come procurarsi la documentazione?
Nel mio caso, per "L'arcano della Papessa" sono stati molto utili i saggi storici (strumento imprescindibile) e la lettura di biografie romanzate. Non posso non citare la produzione della grande Maria Bellonci. E' stata una vera emozione trovare, in fondo a una vecchia edizione della sua "Lucrezia Borgia", una raccolta di missive autografe, vergate dalla mano di Alessandro VI e di sua figlia.Ma esiste anche una sorta di attività sul campo. Entrare in un castello o in una chiesa e immaginare come doveva essere cinque secoli fa, senza l'artificio dell'illuminazione elettrica, senza il tepore del riscaldamento. O ancora, provare a ripercorrere la stesse strade dei nostri personaggi, cercando di sfrondare il paesaggio e di ricostruire, almeno nella nostra testa, l'aspetto che doveva avere ai tempi della nostra narrazione.
Il processo di documentazione può richiedere (o dovrebbe richiedere) la visita a bibilioteche e archivi, in cui si possono reperire testi antichi e carteggi inediti. Anche internet è un ottimo strumento, su google books si possono trovare interi testi scannerizzati e accessibili.

Infine, è sempre possibile ricorrere all'aiuto di "esperti" del settore, per un consiglio o nel caso si cerchi di ottenere un testo di non facile reperimento. Gli storici che ho contattato si sono sempre dimostrati estremamente disponibili e collaborativi.Quindi, non resta che rimboccarsi le maniche e cominciare a lavorare...


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