WTF?!? – The Colossus of New York

Si unisce alla schiera di pellicole WTF?!?, The Colossus of New York (1958), film di fantascienza prodotto da William Alland (attore che aveva recitato anche in quel capolavorone che è Quarto potere, quintessenza del cinema… ma non pensate a lui come se avesse fatto chissà quale parte, perché, io ve lo dico, era un semplice reporter e si vede sempre e solo di spalle in ogni inquadratura… ma era pur sempre in Quarto potere oh!) e diretta da Eugene Lourié (collaboratore di Jean Renoir… hai capito, mica pizza e fichi, mica Neri Parenti, mica Giorgino il tabaccaio sotto casa mia… no, Jean Renoir! Eugene Lourié >>>>>> Jean Renoir, se ancora non vi fosse chiaro!).

Il cast non è nulla di speciale. Ci sono alcuni attori del piccolo schermo e un bambino prodigio del cinema che recita, per tutta la durata del film, MALE. Piccolo Charles Herbet, è inutile che simuli a caso coraggio nelle scene finali, se per tutto il resto del film mi hai fatto più paura della colonna sonora… Eh sì, perché quello che però è speciale in questo film è la colonna sonora composta dal minimalista Van Cleave con solo il pianoforte.

Eccola qui:

TRAMA: La trama del film, ve lo lascio immaginare, è quanto di più impegnativo ci possa essere nella comprensione umana di una pellicola. Abbiamo un Premio Nobel (sì, sì, proprio così) che muore in un incidente. Il padre scienziato non si dà pace e decide di creare un spaventoso cyborg e di ficcarci dentro la materia grigia del figlio in modo che possa continuare a stabilire la pace e servire l’umanità. Peccato che il cyborg, che già dall’aspetto è tutt’altro che rassicurante, sembra l’armadio della Bella e la Bestia con cattive intenzioni, abbia leggermente qualche problema nel distinguere il bene e il male.

MOMENTO WTF?!?

1. Quando il cyborg attacca il laboratorio del padre con evidente goffaggine. Sembro io quando indosso troppi maglioni per andare al Reno a bere un drink.

2. Quando il cyborg attacca, nientemeno, che le Nazioni Unite con i suoi raggi e allora la gente scappa allarmata. Alcuni vengono anche colpiti… peccato che, per un errore di montaggio, un personaggio sia già steso per terra, ancora prima che il cyborg lo centri. Della serie: “è inutile che mi colpisci, perché tanto io me ne sto appollaiato sul pavimento mentre tutti intorno già scappano, non mi muovo da qui”.

Fabio Secchi Frau