Lamy a De Schutter: le politiche sul cibo le discutiamo alla Wto
Il relatore sul diritto al cibo delle Nazioni Unite Olivier De Schutter e il suo rapporto ''The World Trade Organization and the Post-Global Food Crisis Agenda'' sono finiti nel mirino del direttore generale della Wto Pascal Lamy che, alla vigilia dell'avvio dell'Ottava Ministeriale della Wto, gli ha rivolto una lettera aperta in cui critica l'idea che la Wto e il commercio internazionale possano essere una delle cause della crisi alimentare presente. ''Sono radicalmente contrario alla sua affermazione che gli Stati devono limitare la loro dipendenza dal mercato globale per raggiungere la propria sicurezza alimentare'' obietta Lamy. Cita, in risposta, un'altro organismo delle Nazioni Unite, la task force di Alto Livello creata da Ban Ki Moon,, che invece sostiene in una propria analisi che un mercato globale piu' liberalizzato contribuisce alla sicurezza globale alimentare rendendo il cibo piu' disponibile''. L'appartenenza alla Wto, critica in sintesi Lamy, costringe i Paesi membri a monitorare i prezzi e gli eventuali sbilanciamenti con maggior attenzione, e questo contribuisce in misura determinante a mitigare gli effetti della crisi alimentare. L'idea di portare, dunque, l'agricoltura fuori dalla Wto e piu' vicina ai percorsi Onu delle agenzie romane (soprattutto Fao e Ifad) tratteggiata nell'ipotesi di de Schutter, e' respinta al mittente: ''non sono convinto del bisogno di creare nuovi processi per discutere e valutare la sicurezza alimentare e il commercio'', dice Lamy che si conferma ''impegnato perche' l'agenda di sviluppo lanciata a Doha porti risultati anche rispetto all'agricoltura''.
Fonte:http://fairwatch.splinder.com/
Uno Sguardo A Volo Radente Su Un'economia Capace Di Futuro