L’erosione costiera minaccia l’Italia, un immenso patrimonio sta lentamente morendo. Ma a distruggere le bellezze dello Stivale non c’è solo l’erosione costiera ma anche e sopratutto il degrado, la cementificazione selvaggia, l’inquinamento da terra e dal mare. Dagli ultimi studi è emerso che nell’ultimo secolo sono sparite per sempre l’80% delle dune, eroso il 42% dei litorali sabbiosi e compromesso piu’ del 50% delle nostre coste, interessate e spesso deturpate da agglomerati urbani, strade, porti, industrie e stabilimenti balneari, che accolgono 638 comuni costieri e quasi 18 milioni di persone, con una densita’ quasi doppia rispetto alla media nazionale (380 abitanti per kmq contro 200), tanto che oggi meno del 30% dei nostri litorali e’ rimasto allo stato naturale. E’ la fotografia scattata dal nuovo dossier ”Coste: Il profilo fragile dell’Italia” diffuso a partire da oggi dal Wwf, che quest’anno dedica alla tutela del mare e delle coste la Festa delle Oasi 2012. Intanto il WWF lancia la nuova campagna ”Un mare di oasi per te”, una ‘sfida blu’ che nelle prossime tre settimane chiede l’aiuto degli italiani per proteggere tre preziose aree costiere in Sardegna, Puglia e Veneto, e trasformare questi delicati ecosistemi al confine tra la terra e il mare in nuovi baluardi di natura protetta che tutti potranno conoscere e frequentare.
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Nelle prossime tre settimane, il WWF raccontera’ lo stato dei nostri litorali attraverso approfondimenti, inchieste e iniziative speciali, e invitera’ gli italiani a dare il proprio aiuto per realizzare il triplice obiettivo della Campagna 2012: dare vita alla nuova Oasi WWF Scivu ad Arbus, in Sardegna, bonificare la spiaggia che costeggia la Riserva naturale e Oasi WWF Le Cesine, nel Salento, in Puglia; riforestare e riqualificare le zone umide dell’Oasi WWF Golena di Panarella, in Veneto, un paradiso di biodiversita’ alle porte del Delta del Po.
”Tre aree -rileva il Wwf in una nota- che sono il simbolo delle tre tipologie di coste piu’ importanti e allo stesso tempo piu’ fragili: le dune, le zone umide e le foci dei fiumi, fondamentali sia per il loro valore di biodiversita’ e bellezza, sia per la nostra sicurezza perche’ rappresentano veri e propri cuscinetti, determinanti nel caso dell’innalzamento del mare conseguente ai cambiamenti climatici”.
”I pochi chilometri di coste italiane che sono sopravvissuti alla mano dell’uomo conservano fragili ecosistemi di dune, spiagge, delta fluviali e boschi costieri popolati da migliaia di specie animali e vegetali, come fenicotteri, fratini, volpi, anfibi e tartarughe marine – ha detto Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia – Ma senza una quotidiana azione di tutela questi preziosi ritagli di natura rischiano di soccombere a un utilizzo sempre piu’ sconsiderato del territorio e del mare”.
”Per questo, memori della grande mobilitazione che l’anno scorso ci ha consentito di salvare due nuovi boschi, ci appelliamo alla generosita’ degli italiani e al loro amore per il mare e la natura, per coinvolgerli in un nuovo ambizioso progetto di tutela che con l’aiuto di tutti potra’ dare nuova vita a tre bellissime aree tra terra e mare, vitali, protette e aperte alla fruizione di tutti”.
Anche quest’anno testimonial della campagna e’ Luca Argentero che ha voluto confermare il suo impegno accanto al WWF girando un suggestivo spot ambientato in riva al mare. E tra gli altri aiuteranno a diffondere l’iniziativa anche Fiorello, Neri Marcore’, Massimiliano Rosolino e Francesco Facchinetti che hanno prestato la loro immagine al progetto.
E il 20 maggio e’ in programma la grande Festa delle Oasi WWF, gli oltre 100 paradisi di natura protetti dall’Associazione del Panda in tutta Italia, che saranno aperte gratuitamente al pubblico con iniziative speciali per tutte le eta’, insieme a 10 Riserve del Corpo Forestale dello Stato che quest’anno partecipa alla festa.
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