Concludiamo la categoria degli Under 24 Uomini con Michele Bravi. La sua voce ha subito incantato tutti e quattro i giudici, ed è stato perfetto in tutte le performance.
Nasce a Città di Castello (PG) il 19 Dicembre 1994. Comincia a vivere la musica da piccolissimo prendendo parte al coro dei bambini cittadino, ma abbandona l’esperienza non appena il gioco della musica si trasforma in studio.
Da poco ha ricominciato a studiare canto per acquisire più sicurezza, imparando anche a suonare il pianoforte e la chitarra. X-Factor è l’inizio di un viaggio verso la realizzazione dei suoi sogni.
Si definisce lunatico, molto appassionato, tenace e complicato.
Non sopporta le critiche infondate e gli arrivisti incapaci. Le cose fatte senza impegno e senza passione, la finzione, il disinteresse, la noia, la ripetitività e l’inerzia.
E’ molto molto superstizioso. Si diverte tanto a trattenere una cultura antica e misteriosa, anche perché crede che la superstizione sia una buona palestra per non volare mai troppo con la fantasia. Essere superstizioso significa essere autoironico.
Il suo motto è: “Ci vuole coraggio per sognare“.
Alla domanda “Cosa faresti per la msica?” risponde: “Io credo che nella musica non esista compromesso: o si è quello che si è o non si fa musica. L’unica cosa che sarei disposto a fare è pormi per quello che sono. Adeguarsi a una realtà non autentica significherebbe offendere la sacralità di un sogno“.
I suoi cavalli di battaglia: “Feelin’ Good” di Nina Simone e “Vecchio Frack” di Domenico Modugno.
Le cinque canzoni più importanti della tua vita: “La sua figura” di Giuni Russo, “Gran Torino” di Jamie Cullum, “Tears Dry on Their Own” di Amy Winehouse, “Cuore di Cane” di Fiorella Mannoia e “Fast Car” di Tracy Chapman.
Ecco la sua intervista per Sky: