22 maggio 2014 • Recensioni Film, Vetrina Cinema •
Il giudizio di Mara TelandroSummary:
Il settimo film della saga di X-Men e terzo tra questi diretto da Bryan Singer (X-Men, X-Men 2), X Men – giorni di un futuro passato riunisce i punti forti della saga: cavalcando l’onda del successo di First Class, ci riporta indietro nel tempo dai giovani Charles Xavier (James McAvoy; The Conspirator, X Men – L’inizio) e Magneto (Michael Fassbender; Hunger, 12 anni schiavo), ma porta con sé anche il protagonista più amato di tutta la saga, Wolverine (Hugh Jackman; Wolverine – L’immortale, Les Miserables).
Il futuro è diventato un luogo ostile e privo di speranza per i mutanti e per gli stessi umani. I sopravvissuti sono ormai poche decine e tra questi qualche X-Men è ancora alla ricerca di un modo per salvare il mondo: una speranza si ridesta quando una ragazza mutante che riesce regolarmente a piegare lo spazio tempo incontra l’unica persona vivente in grado di sopportare fisicamente un viaggio di decine di anni… È tempo di tornare indietro e cambiare le cose per sempre.
La storia di X Men – giorni di un futuro passato è ispirata all’arco narrativo omonimo comparso tra il gennaio e febbraio 1981 e sceneggiato da Chris Claremont e John Byrne. La trama originale si svolge nel 2013 e a tornare indietro nel tempo è Kate Pryde (mentre nella trasposizione cinematografica sarà Wolverine a viaggiare nel passato). La Marvel quindi concede una discreta libertà narrativa che consente al mutante più amato degli X-Men di diventare il personaggio centrale.
Ma chi può raccontarci meglio di chiunque altro cos’è X Men – giorni di un futuro passato è sicuramente James McAvoy: “Nel precedente film, First Class, ero a mio agio, il film era sostanzialmente corale e io ne ero parte, ma la storyline principale era di Michael (Fassbender, Magneto). In questo nuovo episodio, invece, possiamo dire che la storia riguarda sempre tutti gli X-Men, ma il personaggio che più subisce cambiamenti ed è sotto i riflettori è quello di Charles. Alla fine di First Class il professore è stato abbandonato dalle due persone a cui teneva di più al mondo, Raven ed Erik, ma non solo, è rimasto anche permanentemente ferito. Charles non riesce più a provare empatia per gli altri perché è troppo doloroso. Cosa farà quando Wolverine gli chiederà di aiutarlo a salvare il mondo?”
Con l’usuale cast d’eccezione, una sceneggiatura accorta e intelligente ed effetti speciali magistrali, X Men – giorni di un futuro passato fa un buon servizio a questa storia, tra le storyline più amate dai fan della Marvel. La pellicola è ben riuscita da ogni punto di vista e intrattiene sia lo spettatore più attento sia quello che conosce meno l’universo fumetti. Nonostante questo e la presenza di Wolverine, difficilmente Giorni di Un Futuro Passato potrà però superare il precedente X Men – L’inizio, piccolo capolavoro della serie.
Abbiamo già parlato del grande cast del film: Michael Fassbender, Hugh Jackman, Ian McKellen (Il signore degli anelli, Lo Hobbit), Jennifer Lawrence (Hunger Games), Halle Barry (Cloud Atlas), Peter Dinklage (il Tyrion Lannister di Un trono di Spade)…e poi Patrick Stewart e James McAvoy. Facce della stessa medaglia, in Giorni di un futuro passato riescono a portare sullo schermo un personaggio che attraversa momenti totalmente diversi della sua vita, tanto da non sembrare la stessa persona. Ma allo stesso modo, non è possibile non credere ciecamente che James diventerà un giorno Patrick.
Tra battaglie e rivelazioni, nel film sono molti i rimandi alla storia e alla cultura americana, con la comparsa nella storyline di personaggi storici e inaspettati che riescono a speziarne la storia. Una ricetta tradizionale che non tradisce: X Men – giorni di un futuro passato intrattiene con azione e con intelligenza, andando a fare l’occhiolino ai nerd appassionati dei fumetti così come allo spettatore meno esperto.
Dal 22 maggio al cinema
A cura di Mara Telandro per Oggialcinema.net
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