XFactor7: ma quanto "ce credono" questi concorrenti?

Puntuale come una cambiale, eccolo che torna per il 7° anno consecutivo XFactor, il talent show più seguito d'Italia. Naturalmente non me ne sono persa una puntata, ma per quest'anno mi limiterò a seguire solo le audizioni perché dopotutto sono l'unica vera ragione per cui abbia ancora senso proporre questo format che oramai comincia a puzzare di vecchio. Ai casting si sono presentati circa 60.000 mila cristiani. Ad eccezione di una decina di persone, indubbiamente molto talentuose, i restanti 59.990 quanto "ce credono"? Tra gli "artisti" e i singolari personaggi che affollano gli studi, in attesa del fantomatico provino, regna l'assoluta mediocrità in pieno stile italiano con tanto di mammà appresso che garantisce sulle doti straordinarie del proprio figlio. Casi umani assortiti, gente inesorabilmente stonata che non riesce ad ammetterlo a se stessa e carrellate di frasi fatte degne dei peggiori teenmovies, come "La musica è la mia vita"o "Lotterò fino in fondo per realizzare il mio sogno". Spesso e volentieri i brani scelti dai concorrenti sono agghiaccianti e le canzoni in inglese vengono atrocemente storpiate: famoso il caso "Willy-Willy" divenuto oramai un tormentone.
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Paradossalmente coloro che "ce credono" di più sono proprio i più scarsi. Star già fatte e finite che non accettano ne le critiche dei giudici ne i fischi del pubblico. Messi davanti alla cruda realtà, non si spiegano come sia potuto accadere e insinuano cospirazioni nei loro confronti, i più caparbi invece, non si danno per vinti e a suon di "Non finisce qua, sentirete ancora parlare di me", tentano i casting l'anno successivo.
La categoria che non riesco proprio a digerire è quella dei gruppi vocali. Tralasciando il predicozzo scontato sulla questione nome del gruppo, che scade sempre nella banalità più assoluta, quest'anno ce l'ho in particolare con le "Dynamo":

Innanzitutto spiegatemi questa cosa del vestirsi in maniera simile alternando i colori, io proprio non la capisco. Poi, siccome non scadevano abbastanza nella mediocrità hanno pure pensato di buttarci lì una goffa coreografia improvvisata. Ma riprendetevi. Insomma, inutili e noiose: BOCCIATISSIME.
Ma c'è chi "ce crede" ancora di più: i "Freeboys".

mosse studiatissime molto wannabe One Direction che però giustifico in quanto hanno solo 15 anni non 40 per gamba come le "Dynamo", quindi li boccio ugualmente, ma con una insufficienza lieve.Proseguo velocemente con una carrellata di altri personaggioni:Orietta Berti in versione young, l'ascolti due minuti e già non la sopporti. Un po' come la vicina di casa che non si fa mai i cazzi suoi. Tranquilli, l'hanno già trombata ai Bootcamp.


Come non citare quella che canta nelle balere: Elena Giardina e il suo siparietto strappalacrime. In realtà fa bene a crederci perché, sebbene non sia il mio genere, devo riconoscere che canta molto bene. Talmente bene che anche lei è stata trombata ai Bootcamp.

C'è poi, chi si è presentato vantando milioni di visualizzazioni su youtube. E' il caso di Mauel Cardella. Ammazza se "ce crede", tutto pose plastiche ed espressioni studiate davanti allo specchio. Manuel per la prossima volta tieni a mente che chi si loda si imbroda. 

Concludo con la migliore concorrente di tutte le edizioni di XFactor, un talento veramente incompreso, la mitica Devia, che anche se risale ai casting del 2012, mi sembra doveroso ricordarla. E' con la sua "UAZZ LOV SGAZZ DUVN" che vi saluto in attesa di scoprire questa stasera chi saranno i concorrenti dell'edizione di XFactor 2013!