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XIV rapporto Demos: gli Italiani contro lo Stato

Creato il 30 dicembre 2013 da Molipier @pier78

Scritto da: Ivan Lagrosa 30 dicembre 2013 in Attualità, Economia, News, Politica Inserisci un commento

Il Rapporto “Gli Italiani e lo Stato – 2013” realizzato da Demos per Repubblica, quest’anno avrebbe dovuto avere tutt’altro titolo: “Gli Italiani contro lo Stato”.

Con Stato possiamo intendere sia lo Stato centrale che lo Stato ordinamento (comuni, regioni). Non fa alcuna differenza: la fiducia degli Italiani nei confronti di qualsiasi espressione dello Stato è in caduta libera.

La fiducia nei confronti dello Stato centrale è scesa di 10,7 punti percentuali dal 2011: dal 29,6% al 18,9% di quest’anno.

I comuni invece, benché abbiano perso molti punti soprattutto durante l’ultimo anno, godono ancora di una fiducia pari a 31,6 punti percentuali (nel 2011 era al 41,8%).

Tra Comuni e Stato ci sono le Regioni, con una fiducia ferma al 21,7% che nell’ultimo anno è sì calata, ma di poco se pensiamo a tutti gli scandali che ci sono stati nei Consigli Regionali. Sarà che ci abbiamo fatto l’abitudine?

Il dato più clamoroso, quello che ha visto non una semplice inversione di tendenza ma una vera e propria “inversione a u” è il dato sulla fiducia nei confronti dell’Unione Europea: dal 43,5% del 2012 al 32,3% di quest’anno. Non che ci si potesse aspettare qualcosa di diverso: da una parte abbiamo l’America di Obama che sfondando il rapporto disavanzo/Pil anche dell’11% ha agganciato la ripresa; dall’altra parte c’è un Europa stagnante che impone un tetto massimo del 3% allo stesso rapporto.

La Chiesa è l’istituzione che vede aumentare di più la fiducia nei suoi confronti: del 10% in un anno. Le forze dell’ordine invece continuano a vantare la fiducia in assoluto più elevata: 70,1%.

Se gli Italiani si dividono nettamente a metà tra coloro che pensano che ci possa essere democrazia senza partiti e coloro che pensano il contrario, si trovano invece largamente d’accordo sul fatto che nell’ultimo anno l’economia italiana, la pressione fiscale, la corruzione politica e anche il proprio reddito sono nettamente peggiorati. Se poi si chiede loro cosa si aspettano per il 2014, gli Italiani si dividono in tre parti: per un terzo gli aspetti sopra citati peggioreranno ulteriormente; per un terzo miglioreranno e per il restante terzo rimarranno stabili.

Per finire, il 52,6% degli Italiani vede il suo futuro incerto.

Vedremo se domani il discorso di fine anno del Presidente delle Repubblica sarà in grado di infondere nuova fiducia nelle istituzioni e nuove speranze per il futuro.

Presidente della Repubblica che, a proposito, gode di una fiducia pari al 49% (in calo di 5,6 punti rispetto all’anno scorso) e che per il 73% degli Italiani dovrebbe essere eletto in modo diretto.

presidente della repubblica stato unione europea 2013-12-30

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