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Xternals – Dreamwalk

Creato il 27 aprile 2015 da Iyezine @iyezine
Xternals secondo lavoro che segue l'esordio "Fistful Of Infinty", uscito nel 2011 e che ne aveva fatto tessere le lodi artistiche a più di un addetto ai lavori.Dreamwalk, prodotto con l'ausilio del bassista e compositore dei portabandiera del rock/metal nazionale Lacuna Coil, Marco Coti Zelati, è un album dalle potenzialità enormi, una raccolta di brani accattivanti, più aggressivi rispetto all'esordio ma senza perdere un'oncia di eleganza compositiva, amalgamando sapientemente alternative, elettronica, melodie pop e l'irruenza di un metal moderno plasmato con gran talento dalla band. Protagonisti indiscussi di Dreamwalk sono il songwriting di qualità altissima e la prova del singer Alessandro Tripodo, cantante completo, sia nella passionale ed emozionale voce pulita, ma opportunamente rabbioso laddove i brani più aggressivi lo richiedono. Le canzoni alternano raffinate linee melodiche, dove l'elettronica fa da base allo sviluppo dei brani, ad altri dove i suoni graffiano, le ritmiche si fanno core e la band picchia duro, mantenendo un appeal elevatissimo (Sixteen). La tensione si mantiene elevata e l'uso dei watt si spreca, l'album è composto da undici potenziali hit, che ne fanno un bombardamento di rock moderno, in cui tutte le parti sono assemblate in modo perfetto, uno stupendo puzzle di umori e suoni, impreziositi da melodie che entrano nella testa dell'ascoltatore al primo ascolto. La chitarra morde (Riccardo Lausdei) alleandosi con la sezione ritmica, che di potenza e groove ne ha da vendere (Carlo Dones al basso ed Enzo Arcadi alle pelli) e lasciando che le melodie sintetiche di Luca Oldani abbiano l'ultima parola sul sound moderno, accattivante e, diciamolo, tremendamente cool del gruppo lombardo. Entrare nel mondo musicale degli Xternals è facile e quando vi sarete persi, per ritrovare la strada basterà seguire le orme già tracciate da canzoni irresistibili come Famke, Harlem Struggle, la title track e Faeries, un concentrato di suoni provenienti da Nine Inch Nails, Lacuna Coil, rock alternativo e sfuriate core, da avere.Tracklist: 1.Sekmet 2.Building Better Worlds 3.Sixteen 4.Famke 5.Late Hours Blue 6.Harlem Struggle 7.Dreamwalk 8.Ad Der All 9.Globular Cluster 10.Faeries 11.City LightsLine-up: Alessandro Tripodo - voce Riccardo Lausdei - chitarra Carlo Dones - basso Enzo Arcadi - batteria Luca Oldani - synthXTERNALS - Facebook" itemprop="reviewbody" />Recensione Etichetta: Bagana RecordsAnno: 2015&appId;&version; Tweet Per la band milanese Xternals secondo lavoro che segue l’esordio “Fistful Of Infinty”, uscito nel 2011 e che ne aveva fatto tessere le lodi artistiche a più di un addetto ai lavori.Dreamwalk, prodotto con l’ausilio del bassista e compositore dei portabandiera del rock/metal nazionale Lacuna Coil, Marco Coti Zelati, è un album dalle potenzialità enormi, una raccolta di brani accattivanti, più aggressivi rispetto all’esordio ma senza perdere un’oncia di eleganza compositiva, amalgamando sapientemente alternative, elettronica, melodie pop e l’irruenza di un metal moderno plasmato con gran talento dalla band. Protagonisti indiscussi di Dreamwalk sono il songwriting di qualità altissima e la prova del singer Alessandro Tripodo, cantante completo, sia nella passionale ed emozionale voce pulita, ma opportunamente rabbioso laddove i brani più aggressivi lo richiedono. Le canzoni alternano raffinate linee melodiche, dove l’elettronica fa da base allo sviluppo dei brani, ad altri dove i suoni graffiano, le ritmiche si fanno core e la band picchia duro, mantenendo un appeal elevatissimo (Sixteen). La tensione si mantiene elevata e l’uso dei watt si spreca, l’album è composto da undici potenziali hit, che ne fanno un bombardamento di rock moderno, in cui tutte le parti sono assemblate in modo perfetto, uno stupendo puzzle di umori e suoni, impreziositi da melodie che entrano nella testa dell’ascoltatore al primo ascolto. La chitarra morde (Riccardo Lausdei) alleandosi con la sezione ritmica, che di potenza e groove ne ha da vendere (Carlo Dones al basso ed Enzo Arcadi alle pelli) e lasciando che le melodie sintetiche di Luca Oldani abbiano l’ultima parola sul sound moderno, accattivante e, diciamolo, tremendamente cool del gruppo lombardo. Entrare nel mondo musicale degli Xternals è facile e quando vi sarete persi, per ritrovare la strada basterà seguire le orme già tracciate da canzoni irresistibili come Famke, Harlem Struggle, la title track e Faeries, un concentrato di suoni provenienti da Nine Inch Nails, Lacuna Coil, rock alternativo e sfuriate core, da avere.Tracklist: 1.Sekmet 2.Building Better Worlds 3.Sixteen 4.Famke 5.Late Hours Blue 6.Harlem Struggle 7.Dreamwalk 8.Ad Der All 9.Globular Cluster 10.Faeries 11.City LightsLine-up: Alessandro Tripodo – voce Riccardo Lausdei – chitarra Carlo Dones – basso Enzo Arcadi – batteria Luca Oldani – synthXTERNALS – Facebook

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