Le piante rispondono al dolore. Qui Questa è scienza e questi non sono santoni nostalgici dai facili sentimenti. Anche le piante sono esseri senzienti e di fatto il loro sentire non si ferma certo al dolore. Ma il dolore non è solo quello inferto dal batterio Xylella e dagli altri patogeni che, nei millenni hanno aggredito l'olivo, e ciò nonostante è sopravvissuto sempre più forte, generoso, paziente. No, il vero dolore è quello inferto la nefasta mano dell'uomo, mietitore cosciente di morte.
Vi lascio immaginare quale grido di dolore si è sollevato in Puglia il giorno in cui si è dato il via alle eradicazioni, mentre le seghe a motore tagliavano senza pietà. Tutta la Terra urla vendetta al cospetto dell'Universo. Pensate allo stridore che sovrasterà la Terra quando il piano sarà concluso. Ecco, i nuovi carnefici sono scienziati deviati, politici asserviti, burocrati corrotti. Pensate che l'eternità gli sarà lieve?
Ci hanno accusato di tutto, di essere santoni, di essere seminatori di odio, di essere di ostacolo alla scienza e di non volere il bene della nostra regione, e giù ancora con una marea di altri infamanti etichette. Nemmeno nella "Storia della colonna infame", si arrivò a tanto.
Ci hanno giudicato e condannato, e con noi gli olivi, le nostre anime millenarie, solo per il nostro amore sconfinato per questi esseri maestosi, come giganti della terra, e per la nostra stessa terra, per le nostre radici, per il nostro più autentico e vero capitale, sempre più violentato, ucciso.
Eppure la scienza, quella libera dai ricatti del potere, quella scienza che "dimostra", non quella che suppone, come fanno taluni ricercatori nostrani, che le piante sono esseri vivi e con tanto di coscienza.
Dite che i nostri ricercatori e i politici non lo sappiano? Dite che il piano delle eradicazioni non è al pari di un vero e proprio olocausto di stampo nazista? Che sia per un susseguirsi di errori o per nefasta volontà, in nome del Cielo si fermino!
Confidiamo nel lavoro e nell'impegno di Peacelink e di Antonia Battaglia che a Brussels lavorano senza sosta per un'alternativa al piano delle eradicazioni. Qui