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Yara Gambirasio: la pista della tratta delle bianche?Un ratto andato male?

Creato il 17 settembre 2011 da Yellowflate @yellowflate

Yara Gambirasio: la pista della tratta delle bianche?Un ratto andato maleYara Gambirasio, la ragazza ancora bambina di Brembate di Sopra è sicuramente uno dei più difficili casi giudiziari: si dice che siano stati analizzati 8000 campioni di Dna, una cifra inaudita, e, da quel che si sa, non esiste altro caso al mondo in cui gli investigatori abbiamo dovuto  fare un enorme indagine genetica, ma il caso è ancora aperto. Tanto è aperto che Fikri, il giovane maghrebino incriminato a causa di una traduzione sbagliata sembra che sia quasi rientrato dentro l’indagine. Ecco però dall’attenta rilettura del caso c’è qualcosa che potrebbe far pensare ad una sorta di commercio andato a male. Se Yara fosse caduta nelle mani di qualche uomo della tratta delle bianche? Non è infatti fatto di fantasia che nel gennaio 2011 il padre di una bambina di Brembate, di undici anni,abbia dichiarato a  Quarto Graco: .“Mia figlia è stata seguita il giorno prima della scomparsa di Yara. Ha avuto la sensazione che un camioncino la seguisse e poi è tornata a casa molto agitata.” Testimonianza che poi continua ( alla bambina ndr)“Le sembra di ricordare che fosse un furgone a cassone. Ha visto un uomo che guidava ma non ha saputo descriverlo”. “Noi successivamente abbiamo parlato con i  carabinieri, con la polizia e con il magistrato….quando il giorno dopo abbiamo saputo della scomparsa di Yara, non può capire che spavento abbiamo preso”.

Nell’ultima puntata di Chi l’ha visto sono stati realizzati diversi servizi, dedicati alla scomparsa di Yara Gambirasio. Si è tornato a parlare di questo mitico furgone bianco, che poi tanto mitico non sembra visto che a Brembate ne parlano praticamente tutti. L’ultima segnalazione, giunta a Chi l’ha visto, è però molto più precisa rispetto alle altre: si descrive un furgone bianco con macchie di ruggine, si fanno nomi e cognomi di uomini che non vivono lontano da Brembate, in paesi che coprono un raggio di non oltre i 15 chilometri. Queste persone, mesi addietro la scomparsa di Yara, avrebbero più volte cercato di attirare nel loro furgone bianco ragazzine adolescenti, alcune delle quali sarebbero state prese con la forza.

Certo potrebbero essere le solite voci eppure, altri servizi televisivi parlano chiaro, anche la troupe di Chi l’ha visto ha seguito il pellegrinaggio di un furgone che sembrerebbe essere guidato da  un pregiudicato italiano con spiccate qualità da leader, che poi pare faccia uso di cocaina e si accompagni con un cittadino migrante.

Le modalità del ritrovamento, le modalità della morte, non fanno certo pensare ad un maniaco occasionale, forse qualcosa è andata a male, ma chi ha rapito Yara sapeva quel che faceva. Se fosse entrata in quello strano mercato di corpi per cui ragazzi e ragazze vengono comprati, venduti, affittati, o rapiti per farli lavorare in circuiti organizzati, illegali, accattonaggio, lavori domestici, prostituzione, e lavori forzati nei campi? E’ noto che spesso donne “bianche” vengano rapite e vendute per matrimoni forzati o esclusivamente per soddisfare i piaceri di qualche ricco arabo.

I rapimenti in genere vengono effettuati da manovalanza che, non di rado potrebbe commettere errori anche perchè il biotipo ricercato non deve essere mai sbagliato.

E, se, durante il ratto di Yara qualcosa abbia reso difficile la missione? A quel punto la scelta era una sola: uccidere.

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