abbiamo sperato non senza trepidazione che la piccola Yara potesse essere viva ,forse prigioniera di chissa' quale balordo.
Purtroppo la notizia del ritrovamento del corpo della ragazza in un campo distante da casa appena dieci chilometri non puo' non gettare nella disperazione e nella piu' profonda tristezza quanti speravano ancora.Ora, non rimane che analizzare,
per quanto possibile,tutto cio' che si e' fatto per ritrovare la piccola.Se dopo venti anni si riesce a trovare l'assassino che ha commesso un efferato delitto ed ha provare con l'ausilio della tecnica scientifica in modo inconfutabile chi lo ha commesso;
resta difficile convincersi che si e fatto' il massimo per ritrovare la nostra Yara.Coloro che hanno diretto le indagini,nessuno escluso,
dovrebbero sentire il dovere morale di dimettersi,hanno dimostrato di non saper organizzare e condurre questo tipo di operazioni nonostante tutti i mezzi che lo Stato e la tecnologia mette loro a disposizione.Dalle testimoianze emerge con certezza che nel luogo
del ritrovamento nei giorni precedenti non c'era nulla ed allora?dove era prima Yara?Speriamo che per conoscere ed assicurare alla Giustizia il o i responsabili di questo aberrante delitto non debbano trascorrere altri venti anni.
Giorgio De carolis