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Yassir Zenagui: un Ministro del Turismo comme il faut.

Creato il 07 maggio 2011 da Paolo

Yassir Zenagui: un Ministro del Turismo comme il faut.Il giorno stesso dell’attentato a Marrakech, il dipartimento del Turismo marocchino ha mobilizzato i professionisti del settore, senza distinzione alcuna. Il giorno dopo è stata messa in azione una cellula di crisi per assicurare uno svolgimento regolare delle attività e un sorveglianza tout-court. Un piano d’azione è stato declinato e una serie di misure adottate per preservare ifondamentali turistici” e mantenere Marrakech come destinazione top. In un intervista al quotidiano economico francofono L’Economiste, il ministro del Turismo marocchino ha ribadito che sin dal primo giorno dell’attentato, trasferendosi su Marrakech, convoco’ tutti gli operatori del settore indicendo una riunione alla mezzanotte  e mezza di quella lunga e dolorosa giornata. Nella riunione è stata  attivata una cellula di crisi chiamata “di veglia” con l’obiettivo di assicurare uno svolgimento regolare del piano d’azione turistico, con un reporting quotidiano da presentare nelle due riunioni giornaliere fissate come prioritarie.  Oltre a questo, si legge nell’intervista, si sono tenute delle conferenze per fare il punto quotidianamente e assicurare una vigilanza permanente, aumentando il budget promozionale previsto a suo tempo.  Il primo atto tangibile è stato il lancio della campagna “I Love Marrakech”, con centinaia di migliaia di spille che tutti i ministri hanno indossato, oltre ai taxisti, le guide, gli operatori del settore, aumentando di pari passo gli sforzi a livello dell’accoglienza. In aereoporto sono stati offerti dei fiori a tutti i turisti in arrivo e in partenza, thè alla menta e dolci tradizionali, in una atmosfera di serenità e di gioia. Ci sono state poi delle azioni simboliche come la messa in opera di un fondo attraverso il quale i professionisti del settore hanno contribuito all’aiuto immediato alle famiglie delle vittime. Si è deciso inoltre con uno spirito di solidarietà molto forte, tramite gli hôteliers, di assumere i parenti delle famiglie nei loro stabilimenti. Sotto un altro registro invece, sono state prese delle azioni di dinamizzazione dei portali Internet, della pagina Facebook chiamata “Red Marrakech”, e sulla quale si mobilizzano ogni giorno centinaia di migliaia di ammiratori della città ocra. C’è stato un vero piano d’azione sul Net con migliaia di messaggi di solidarietà attraverso il mondo (Stati Uniti, Europa, Medio-Oriente). Un altro asse faro, quello che si articola attorno alle azioni di animazione sulla Place Jemaa El Fna è stato aggiornato e modificato. A metà maggio sarà organizzato il 10° anniversario della classificazione della Place Jemaa El Fna come Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. Concretamente il Ministro del Turismo ha invitato centinaia di Tour-Operators del mondo intero organizzando una cena sulla Place. Questa manifestazione sarà il trampolino di lancio per una serie di eventi che si svilupperanno durante tutto l’anno, dal titolo “Jemaa El Fna, si continua”. Il Ministro ha poi spiegato la strategia  che servirà a rafforzare la comunicazione con dei budgets conseguenti. L’idea di Zenagui è quella di continuare e di ripetere quello che è stato iniziato in reazione agli avvenimenti della “Primavera Araba”. Atti concreti come una maggiorazione delle campagne marketing classiche, una mobilizzazione globale di personalità politiche, celebrity, operatori economici, che sono stati invitati a Marrakech nei prossimi mesi, per mostrare al mondo intero che l’attentato del 28 aprile non ha messo in discussione le basi solide dell’accoglienza e dello status turistico mondiale della città. Rispondendo alla domanda che riguardava gli annullamenti pari ad un 30%, il Ministro del Tuirsmo ha risposto affermando che ad oggi è molto difficile recensire perfettamente la situazione. E le cifre esposte non corrisponderebbero, secondo lui, alla realtà, ammettendo pero’ che è impossibile fare delle previsioni sull’impatto del tragico evento. In merito alla questione relativa alla caduta libera dei prezzi delle camere (sino al 50%), subito dopo l’attentato, il ministro è stato chiaro: “I professionisti del settore  che hanno annunciato questi ribassi, sino al 60%, saranno i primi a pagare il prezzo delle loro rimesse e l’argomento di vendita si ritorcerà contro. Il giorno che saremo realmente in rosso, allora si che si dovranno prendere delle misure energiche”. Alcuni paesi amici si sono attivati al fianco del Marocco per rilanciare una vera dinamica di investimenti turistici. Si tratta di fondi sovrani del Qatar, degli Emirati Arabi, del Kuwait o ancora del Bahrein. Alcuni funzionari del dipartimento del Turismo marocchino sono in road show nel Medio-Oriente per confermare dei patners strategici. Rumors consistenti danno adito a manifestazioni di interesse da parte di investitori americani, precisamente delle istituzioni finanziarie. D’altro canto, gli europei e gli americani faranno parte della seconda tranche di un road show del ministero. In giugno, un viaggio è in agenda negli USA, al New York Exchange e al WTTC, per promuovere il Marocco e dibattere sulle assi portanti del turismo e dell’opportunità di investire nel reame. Bravo ministro Zenagui, averne! Fare un salto in Italia a spiegare qualcosa…magari.


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