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Yes, dio can

Creato il 11 agosto 2011 da Tnepd

Yes, dio can

Yes, dio can

Prima che l’impero americano cessi definitivamente d’esistere e prima che l’avvento di una nuova egemonia culturale ci ricordi che siamo tutti uguali e con gli occhi a mandorla, Umore Maligno vuole rendere omaggio alla nazione che è riuscita ad eliminare Bin Laden nello stesso modo in cui lui avrebbe fatto con Obama se solo ne avesse avuto l’occasione.

Gli USA si fondano sul cosiddetto “sogno americano”, per il quale tutti, tramite lavoro, passione, onestà e inventiva, possono andare a morire all’estero.

Ditemi in quale altro Paese un sospetto pederasta sbiancatosi può diventare un idolo delle folle. Escluso il Vaticano, chiaramente.

La loro bandiera è rossa, bianca e blu, la loro lingua è l’inglese con una patata in bocca.

I soliti critici affermano che gli Stati Uniti sono in mano alle lobby economiche. Si facessero una lobby, prima di parlare.

La storia degli Usa è sin dalle origini una storia di sangue, morte, oppressioni, violenze gratuite e numerose altre fonti d’ispirazione per un film di Rodriguez.

Dalle immagini satellitari risulta evidente che negli USA non c’è nessuno. E stando ad alcune teorie già definite complottiste da Paolo Attivissimo, gli USA non sono mai esistiti.

Se non fosse stato per gli U.S.A. oggi vivremmo probabilmente sotto un regime nazista. Ma ci pensate? Niente negri, ebrei, zingari e froci: suvvia, siate sinceri.

La terra americana ha sempre visto scorrere il sangue delle minoranze: dagli indiani nativi agli schiavi africani fino alle umiliazioni sugli emigranti europei del primo ’900. Oggi per fortuna tocca ai nerd.

Alla fine dell’800 inizia l’avventura imperialistica americana: gli Usa annettono l’Alaska e le Filippine, soddisfacendo il fabbisogno interno di ghiaccio e di filippini.

Nessuno sa cosa saremmo diventati se gli Stati Uniti non fossero entrati in guerra contro la Germania nazista. Anche se sono quasi certo che la carriera di Andreotti non ne avrebbe risentito.

Agli USA si è sempre rimproverato di aver utilizzato l’atomica contro il Giappone. Ma se il pesce crudo non piace, non piace.

Le conseguenze della politica estera degli USA durante la Guerra Fredda sono terribili: conflitti armati, crisi missilistiche, queste righe.

Se non fosse stato per l’intervento degli Stati Uniti nel secondo conflitto, ora noi tutti parleremmo tedesco. Ma almeno una seconda lingua la sapremmo, cazzo!

È indubbio che il sostegno ad Israele, da parte degli Stati Uniti, abbia avallato i crimini compiuti sui palestinesi in questi anni. Dunque tutte queste critiche sulla politica estera americana mi sembrano eccessive.

La vittoria di Obama come presidente degli Stati Uniti ha rappresentato il sogno americano fatto realtà. Di qualunque colore della pelle si sia, è possibile diventare fantocci in mano alle multinazionali.

La sua elezione è stata vista da molti come l’imperdibile opportunità di cambiare ciò che di negativo c’era negli USA. Purtroppo, dopo due anni di governo, i suoi sostenitori hanno dovuto constatare che effettivamente i negri sono uguali a noi.

Primo afroamericano a ricoprire una carica tanto prestigiosa, si impone immediatamente all’opinione pubblica per la capacità di trattare temi politici e sociali, quali il razzismo, le relazioni interrazziali, la violenza e la droga. Prima che dirigesse Ramazzotti in un videoclip era un figo, Spike Lee.

Agli Stati Uniti si deve l’eliminazione di Osama Bin Laden, uno dei peggiori “cattivi” della storia, creato dall’immaginazione degli Stati Uniti.

Ridicole tesi complottiste negano che dietro l’attentato dell’11 settembre ci sia George W. Bush.

Umore Maligno esprime profonda gratitudine nei confronti del Paese che sta rendendo il mondo sicuro a colpi di terrorismo, invitandovi a visitarlo prima che vietino l’ingresso ai terroni per ragioni di sicurezza nazionale. A proposito, non dimenticate di vaccinarvi contro le pallottole.

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