Più di un mese fa, sono stata alla scoperta dei prodotti della Organic Way (per gli amici Oway): qui trovate il mio primo post mentre sulla loro pagina Facebook un reportage fotografico in cui faccio spesso- fin troppo- capolino. E' stata una giornata per me estremamente piacevole, da cui sono tornata entusiasta: per settimane sono andata in giro a predicare il verbo del biodinamico (e lo faccio ancora ora, sia chiaro)!
Siamo state accolte da un drink di benvenuto davvero insolito, e per un momento ho pensato si potessero davvero bere...
Ma soprattutto ho avuto modo, grazie all'enorme disponibilitá di tutto lo staff, di portare a casa con me un'idea ben precisa di questa azienda: non abbiamo solo parlato dei trattamenti, ma ho potuto vedere il loro reparto produzione e assistere- e annusare, c'era un profumo incredibile durante il processo- di persona personalmente come si ottiene un olio essenziale tramite il vapore. Ho anche scoperto, contro ogni mia previsione, di avere un capello fondamentalmente sano e senza doppie punte: nelle foto mi vedete godere il massaggio di benvenuto -che viene praticato in tutte le loro Head Spa- e durante l'analisi del capello. No, non mi sono divertita per niente...
Vi dicevo che sono entusiasta dell'idea dell'utilizzo del Biodinamico, per molti motivi: uno, non di poco conto è che a differenza della "jungla eco-bio" fatta di spighe di grano e simboli vari, esiste una sola etichetta per il Biodinamico, che è quella del Demeter. Per di più è presente in oltre 43 paesi, il che rende più semplice la vita di un brand al momento di rifornirsi (e molto più difficile provare a confondere le acque).
E la certificazione Biodinamica non è per nulla semplice da ottenere: un suolo per ottenere questo riconoscimento deve non solo rispettare alcuni standard precisi ma non essere stato utilizzato "tradizionalmente" per molti anni (e comunque va bonificato prima). La loro Ortofficina è stata quindi anche un recupero di colline abbandonate.
In generale, tutta la filosofia di questo brand mi ha colpita positivamente. C'è una cura e una ricerca che si notano dappertutto, anche nei minimi particolari. Per esempio: hanno ridotto il packaging all'essenziale, come molti. Scegliendo solo materiali riciclabili: vetro, alluminio e carta: già questa scelta non è di tutti. Ma sono i primi- a mia conoscenza- ad usare carta che non è carta ma che è un derivato dalla lavorazione di scarti vegetali. Chapeau!, signori Rolland, davvero.
Tutto questo però, che è bellissimo, da solo non basterebbe a convincermi: se hai una splendida filosofia, un bel packaging e un solido settore ricerca alle tue spalle ma non funzioni, resti un prodotto inutile.
Ma non è questo il caso: ho avuto modo di provarli e sì, sono belli, buoni, certificati e funzionano.
Loro dicono che la lacca è lavorabile nei primi tre minuti. Io, sarà che sono goffa, trovo che sia meglio farlo subito subito: senza ansie,sì, ma senza nemmeno troppe pause... Tra i suoi ingredienti ci sono il Marrubbio, la Quinoa e la Marula ma soprattutto una mia vecchia amica a cui voglio assai bene: l'Amla. Ha un profumo- naturale, non contiene profumi di sintesi- che amo molto e, a dispetto della sua forte tenuta, non appicca i capelli e non sono obbligata a lavarli il giorno dopo.
Ha solo due piccole pecche: per me che vivo al di sotto di Roma, non è facilmente reperibile non avendo Oway uno shopping on line (se cercate una loro Head SpA, contattateli via Facebook o Twitter). E la confezione è pesantuccia, per cui vivo nel terrore di farla scivolare e la tengo rigorosamente sotto chiave perchè i felini di casa non ci pensino loro!
La ricomprerei: sìLa consiglierei: sìLa regalerei: sì
Disclaimer: Questo prodotto mi è stato inviato da PR o da azienda a scopo valutativo. Ringrazio l'azienda per questa opportunità. Nessuna condizione è stata posta per l'invio dei prodotti e la recensione rispecchia il mio reale giudizio.