Yoani Sanchez, se ce la vuole raccontare, ce la racconti giusta. Su twitter dice: Mi sono rifiutata di mangiare o bere. Ai giornalisti dice: : «Siamo stati tenuti senza acqua né cibo. Il primo bicchiere d’acqua che ho bevuto, a casa, è stato come fuoco...

Creato il 06 ottobre 2012 da Slasch16

Si metta almeno d’accordo con i suoi amici di Miami sulla linea da tenere con la propaganda planetaria contro il regime di Fidel, inaccettabile, per il capitalismo globale che ha piegato tutto il mondo non essere riuscito a far morire Cuba con l’embargo come sta facendo con la Grecia con la moneta.
Narrano di migliaia di dissidenti che attraversano il mare finendo tra la braccia, accoglienti, degli anticastristi di Miami e non si capisce come un regime così ferreo ed attento se li faccia scappare come bisce.
Si sa che il regime cubano è durissimo con i dissidenti, twittano, rilasciano interviste che poi vengono trasmesse da Rai News e finiscono su tutti i quotidiani con leggere differenze, non da poco.
Ha rifiutato cibo ed acqua o le sono stati negati?
Non vorrei che la pasionaria anticastrista diventasse la Sallusti di Cuba o che le trenta ore passate in carcere facciano la fine dell’attentato a Belpietro.
Lo dico per lei e per quelli che la pompano da Hollywood o da Miami.

Yoani Sanchez libera, versione uno.

Cuba, liberata dopo 30 ore
la blogger Yoani Sanchez

Si mettano almeno d’accordo Repubblica e Pubblico, non pretendo lo facciano il giornale o libero.
O forse lei è solo una vittima, strumentalizzata, dall’informazione globale al servizio del capitale.



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