Magazine Diario personale

Youtubers fenomenali

Creato il 27 giugno 2012 da Sanz
Di seguito riporto il mio articolo su Iminotauri in cui parlo dei The Pills. Questi soggettoni qua, per chi non li conoscesse ancora:

Esiste persino una voce di Wikipedia dedicata alle “YouTube personalities”. Okay, per il momento non disponibile in lingua italiana, ma è facile ovviare a questa mancanza con un minimo di padronanza dell’inglese o spulciandosi, in alternativa, tutta una serie di siti web in cui si parla anche degli Youtubers più famosi d’Italia.ImmagineAd ogni modo, “youtube personalities are those persons or groups who have grown to prominence because of their appearance in videos on Youtube”, ci illumina Wikipedia, e io aggiungerei che alcuni di loro hanno la fortuna di ottenere un ingaggio nell’ambito per cui si erano proposti su questa vetrina virtuale di straordinaria efficacia.Tra gli Youtubers italiani che possono dirsi fortunati, poiché hanno avuto un qualche tornaconto da questa esposizione autoimposta al pubblico ludibrio, indicati come i più famosi da WebSelecta, ho riconosciuto molti dei miei miti degli ultimi anni: Maddalena Balsamo, Willwoosh, Clio, LaMenteContorta. Il numero altissimo delle visualizzazioni e dei fan iscritti ai vari canali parla chiaro. Mancano, nell’elenco di WebSelecta, poiché non hanno ancora raggiunto la notorietà che gli spetta, i The Pills.

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Questi quattro disgraziati – mi permetto di apostrofarli così perché l’interattività del mezzo mi ha dato modo di scambiare più di due parole con Luca Vecchi, il regista – dallo scorso 5 novembre caricano su Youtube gli episodi spassosissimi di una web serie che racconta stralci di vita quotidiana.I temi sono i più disparati. Dal momento che i nostri non lavorano e non sembrano neppure impegnarsi nello studio, si direbbe che abbiamo a che fare con un gruppo di simpatici fuori corso che non vivono con mamma e papà, per cui vicini anche alla vita dei fuori sede, alla prese con problemi esistenziali del calibro dell’Erasmus, delle bollette da pagare, dell’eventualità terribile di trovarsi un lavoro, ecc.Di norma si tratta di video a sé stanti ma non sono mancate storie a puntate, la cui risoluzione finale ha tenuto con il fiato sospeso me e gli altri 3700 e passa adepti sul canale Youtube loro omonimo, cui vanno sommati i 230 su quello creato appositamente per la prima stagione della serie, perché ormai si sono montati la testa, e gli oltre 6500 sulla pagina fan di Facebook; tutti numeri che crescono di continuo.La democraticità, del web in generale, di Youtube nel caso particolare, e l’interattività del mezzo Facebook non sono naturalmente le sole ragioni del successo di questi ventiseienni romani. I The Pills sono dotati di una discreta faccia tosta, all’occorrenza pure “piaciona”, perché pure l’occhio vuole la sua parte, di un innegabile talento per le gag comiche estemporanee, di una mimica facciale non da poco, di inventiva, specialmente; il tutto infarcito di citazioni cinematografiche più o meno colte e rigorosamente in un b/n-ignorante -nel senso che non avevano chi si occupasse della fotografia- di cui si fanno vanto.Se questo fosse un mondo giusto, i The Pills lavorerebbero da un pezzo nel cinema, o magari in televisione, che sarebbe naturalmente diversa da com’è ridotta oggi. Nel mondo -mediatico- insoddisfacente che ci è toccato, perlomeno ci è data l’opportunità di goderci i nostri miti da vicino. Mi auguro che il piccolo spazio che i The Pills si sono conquistati fino ad ora con le loro capacità si allarghi sempre più e che prima o poi “du spicci” entrino in queste tasche, come incentivo a lavorare il doppio, s’intende, per un pubblico che già li adora.S. C.

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