Yucca
La Yucca è una pianta molto conosciuta alle nostre latitudini perché utilizzatissima per decorare balconi e giardini vari; innanzitutto a quanto risulta da varie ricerca probabilmente è conosciuta più con nomi e nomignoli popolari, nati dalle tradizioni regionali e locali ed infatti se ne possono ritrovare tantissimi spostandosi di zona in zona. Il suo nome originaria (Yucca, appunto) è conosciuto solo dai più esperti e curiosi. Una cosa che molte persone ignorano di questa pianta è la sua origine, che ci può spiegare tante cose del suo aspetto e delle sue “richieste” in termini climatici e di abitudini; la Yucca è originaria delle indie Occidentali e dell’America centro-settentrionale, ovvero dei Caraibi, del Messico e della California: possiamo notare che i climi di queste zone sono alquanto caldi e leggermente secchi, e ciò spiega per esempio la forma allungata e non estesa delle foglie, il loro turgore e le punte rastremate, cioè sinonimo di espedienti per non sprecare acqua e non farsi seccare dal sole fortissimo che batte per esempio in alcune zone del Messico e della California (che non a caso presentano anche dei deserti tanto il sole ed il clima sono decisi). La yucca si differenzia in una trentina di specie diverse, che tra loro possono anche avere caratteristiche molto differenti, tant’è che alcune hanno forma arborea ed altre forma arbustiva. Comunque la maggior parte di esse si presenta in forma arborea, ovvero con un trono massiccio ed eretto, raramente ramificato e con ciuffi di foglie come già descritte dure, oblunghe e spesso appuntite ai vertici. Dalle raffigurazioni in foto della Yucca si può notare che il fusto è a volte ramificato, ed in questo c’è da precisare che se succede questo avviene vicino alla base della pianta, e praticamente si tratta di figli della pianta che crescono quasi parallelamente alla madre quando non vengono precedentemente separati (entreremo nello specifico di questo discorso più avanti, nel paragrafo della riproduzione). Le dimensioni che la Yucca può raggiungere in natura sono ragguardevoli, infatti alcuni esemplari molto maturi si attestano anche sui venti metri e passa di altezza. Diciamo che però per le applicazioni da arredo interno in vaso è già un ottimo risultato se la pianta riesce a raggiungere i due metri di altezza. Simile discorso può essere fatto per le infiorescenze: esse risultano a forma di pannocchia, con piccoli fiori cadenti, e sorrette da steli che prendono origine dal centro della pianta e del ciuffo di foglie; però queste piante se tenute in vaso fioriscono davvero molto raramente, in quanto spesso non riescono a raggiungere l’adeguata maturazione e soprattutto non hanno abbastanza forze. Una precisazione sulla famiglia di piante a cui appartiene la Yucca, ovvero le Agavaceae: ciò ci aiuta ancora di più a collegare questa pianta ad alcune tipiche di climi particolarmente aridi e difficili, come l’Agave (è evidente la rassomiglianza del nome) effettivamente è, infatti possiamo notare un’ulteriore somiglianza proprio con le foglie di questa famosa pianta, utilizzata molto nella cosmetica naturale e non, per via dei suoi estratti purificatori e nutritori della pelle (sono tantissimi i prodotti di bellezza dermatologica a base di estratto di Agave, come abbiamo visto parente abbastanza stretta della Yucca).
Ambiente ed esposizione
Per via delle sue origini calde e quasi torride, la Yucca è una delle poche pianta che ama e cerca assolutamente l’esposizione piena al sole: sia d’estate che d’inverno il luogo migliore per la crescita e la proliferazione di questa pianta è di certo nel posto della casa o del giardino più esposto e più assolato. Fosse solo questo, sarebbe forse troppo semplice; dobbiamo aggiungere infatti che le sue origini comportano anche un’altra cosa, e cioè che le temperature siano generalmente elevate. Ciò va benissimo d’estate, dove il nostro clima può assicurare i 25 gradi richiesti anche per molti mesi a cavallo tra primavera, estate ed autunno inoltrato; ma d’inverno è difficile che in Italia ci sia un luogo dove la temperatura minima resti costantemente sopra i 10 gradi centigradi. Infatti è proprio questa la temperatura minima a cui la Yucca riesce a resistere e sopravvivere all’esterno, e solo per brevi periodi perché come abbiamo detto è abituata a ben altri livelli di calore. Detto ciò, c’è anche da considerare che la yucca ama un ambiente fresco nel senso di arieggiato, ma con la giusta dose di umidità, cioè media; nei deserti messicani e californiani non crediamo infatti che ci sia moltissima umidità da respirare, piuttosto c’è un sole forte e torrido che batte in testa ed evidentemente è questo che la pianta in questione ama.
Terreno
Il terreno in cui la Yucca ama crescere è molto semplice da ottenere; si tratta di una combinazione in parti uguali di torba e sabbia grossolana, in modo da risultare abbastanza traspirante ma compatto e soprattutto tendente al secco.
Messa a dimora e rinvaso
La messa a dimora è un’operazione che per quanto riguarda la Yucca si presenta necessaria solo nella stagione invernale; infatti, alle nostre latitudini è impossibile che l’inverno e le sue temperature restino al di sopra dei 10 gradi centigradi, come richiesto dalla pianta e come già riportato in precedenza. Per questo motivo nella stagione più fredda la Yucca va spostata all’interno della nostra abitazione, in cui dovremo stare attenti a non far abbassare troppo l’umidità dell’aria (a causa dei riscaldamenti) e soprattutto dovremo trovarle un posto vicino ad una finestra il più possibile esposta al sole (per questo motivo vi ricordiamo che l’esposizione a sud è quella con il numero più elevato di ore di esposizione solare). D’estate invece abbiamo già detto che non ci sono molte indicazioni complicate; anzi, la yucca ama e vuole stare al sole pieno e diretto per il maggior tempo possibile, possibilmente in un luogo ventilato a dovere. Il rinvaso è davvero molto importante per questa pianta delle agavaceae, visto che al contrario di molte altre piante, lo sviluppo delle sue radici è collegato con quello della parte superiore, ovvero di tronco e foglie. Ciò equivale a dire che più le radici hanno spazio per diffondersi e prendere terra nuova e più la parte esposta della yucca crescerà, quindi noteremo tronchi e foglie più vivi e numerosi (ciò è l’esatto contrario per esempio di quello che accade per le Cycas, che se messe in un grande vaso utilizzeranno tante forze per la diffusione delle radici e poche per la crescita fogliare). Il rinvaso è da compiersi ogni anno, a metà primavera ed utilizzano un vaso nettamente più grande; attenzione però: dopo qualche anno di rinvasi la pianta sarà diventata abbastanza grande e soprattutto molto pesante (il tronco è molto denso, quindi con una notevole massa rispetto alle dimensioni esterne), quindi l’operazione sarà molto dispendiosa ed è meglio prevedere in tempo di posizionarla definitivamente in un giardino in cui potrà crescere indisturbata. Comunque, un’altra informazione utile è quella che i vasi più adatti alla Yucca sono quelli in terracotta perché lasciano traspirare bene il terreno e soprattutto evitano i ristagni d’acqua che la pianta mal digerisce (nel deserto sono una cosa semplicemente impossibile da trovare …).
Annaffiature
La Yucca ama essere ben irrorata di acqua nel periodo della primavera e dell’estate, e questo vuol dire che possiamo provvedere anche con annaffiature giornaliere, purchè ben dosate per evitare i ristagni d’acqua che la pianta tanto odia; in inverno invece dobbiamo adeguare le innaffiature in modo che il terreno resti tra l’umido ed il secco: cioè, spiegandoci meglio, è meglio un giorno in più di terreno abbastanza secco che un giorno con un terreno troppo umido magari per troppo tempo. Però in entrambi questi periodi è buona e salutare abitudine provvedere con delle vaporizzazioni sulla chioma, per tenere un po’ umido il tutto ed anche pulire le foglie.
Concimazione
La concimazione della yucca è una sana abitudine, un qualcosa in più che potrete ritrovare poi nella salute della vostra pianta in termini di splendore e turgore vivo delle foglie e rigidezza del tronco. Però la concimazione è da fare solo nel periodo tra aprile ed ottobre e mai in inverno. Come concime si consiglia di usare un concime generale per piante, cioè ben bilanciato con tutte le sostanze nutrienti. In particolar modo leggendo il contenuto del concime dobbiamo assicurarci che contenga le sostanze più importanti come l’azoto, il potassio ed il fosforo, ma anche quelle complementari come il ferro, il manganese, il rame e lo zinco. La quantità da usare è possibile leggerla sulla confezione del concime, avendo cura di dimezzarne quasi la quantità per scongiurare il pericolo di bruciare foglie e soprattutto radici.
Riproduzione
La riproduzione della yucca può avvenire in due modi, uno più semplice e l’altro più complicato ma ugualmente efficace. Il più semplice è quello che prevede di separare i germogli basali che nascono alla base appunto della pianta madre e di interrarli in un terreno dello stesso tipo: immediatamente daranno vita ad un’altra pianta. L’altro metodo è quello di non aspettare la nascita di questi figli, bensì di operare con un taglio in due del tronco principale ed interrando queste due metà ottenute perché producano radici e foglie nuove. In realtà ci sarebbe anche il terzo metodo, ovvero quello dei semi, ma abbiamo già detto come è impossibile ottenere frutti e quindi semi alle nostre latitudini ed in appartamento.
Potatura
La Yucca non richiede assolutamente potatura; si deve solo provvedere all’eliminazione abbastanza rapida delle foglie secche per evitare che siano l’elemento scatenante di marciume che potrebbe danneggiare la pianta intera.
Fioritura
La Yucca produce dei fiori dalla forma molto particolare: sono pannocchie di fiori, sostenuti da steli esili e dalla forma a campanella rivolta verso il basso; gli steli si propagano dal centro della pianta, mentre il colore predominante dei fiori è il bianco. Purtroppo però è difficile che col nostro clima e soprattutto tenendo la yucca in appartamento si possa apprezzare la nascita di infiorescenze.