L’altro giorno sulla vetta dei record, l’Everest, c’è stato l’ennesimo primato mondiale. Yuichiro Miura, un anziano ma arzillo
L’Everest
Foto Leshaines123, licenza CC BY
giapponese di 80 anni ha scalato gli 8848 metri ed è diventato l’uomo più anziano a scalare la montagna più elevata del pianeta.
Sono passati ormai quasi sessant’anni dalla prima ascensione umana sul tetto della Terra, da quando in quel 29 maggio 1953 Edmund Hillary e Tenzing Norgay divennero i primi dominatori del più alto fra gli ottomila, il cui nome in nepalese (Sagaramāthā) significa «dio del cielo». E se quando l’impresa di Hillary e Norgay fu festeggiata da giornali, televisioni e radio, era inusuale arrivare a 80 anni di vita, figurarsi pensare che un ottantenne potesse salire sull’Everest. Eppure nel 2013 è accaduto, grazie alla tecnologia, alla maggior preparazione, all’aiuto di squadre di sherpa e, in questo caso, anche grazie alla caparbietà.
Non è la prima volta che Miura stabilisce un record mondiale. Dieci anni fa era già stato l’uomo più anziano a salire sull’Everest: all’epoca aveva settanta anni. Tuttavia nel 2008 il primato gli fu sottratto da Min Bahadur Sherchan, nepalese allora settantaseienne. E proprio Sherchan è in questi giorni al campo base, pronto a riprendersi il suo vecchio record: se dovesse riuscire nell’impresa, ad 81 anni, spodesterebbe il neo primatista Yuichiro Miura. Ci sarà allora un’altra sfida mozzafiato sul tetto del mondo? E poi dicono che la vita inizia a cinquant’anni.
Articolo di Stefano Rossa.
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