Gli ingredienti sono classici: un protagonista muscolare, ma tutt’altro che stupido, messo di fronte a un antagonista intelligente, che scelga di attirarlo in un’ingegnosa trappola fatta di incastri da cui è in apparenza impossibile sfuggire. Nel nostro caso: Zagor affronta una vecchia conoscenza, il sempre diabolico Mortimer. Abbiamo assistito ai prodromi dello scontro nelle pagine finali dello scorso numero, ma qui la sfida entra nel vivo, in una storia cupa, rabbiosa e tragica che non lascia spazio ai soliti momenti comici di Cico, liquidato dallo Spirito con la Scure come poco più di un contrattempo.
Lo schema non ha nulla di nuovo, ma Vendetta trasversale funziona, perché l’azione non è appesantita da momenti troppo verbosi e non scade nemmeno nella confusione di sequenze troppo dinamiche. Moreno Burattini, insomma, confeziona un prodotto standardizzato, ma lo fa da professionista qual è.
Le tavole di Marco Verni sembrano seguire l’imperativo di semplicità della storia: le inquadrature, costruite intorno alle fisionomie, ne rendono i movimenti con chiarezza quasi didascalica, ma riescono al contempo ad apparire fluide e coerenti, con scenari densi di tratteggi che adottano un livello di dettaglio sufficiente a non distrarre dall’azione.
Se si può muovere un appunto, Gallieno Ferri, dopo la prova opinabile nel recente Il signore dell’isola, si esibisce in una copertina che appare poco ispirata, ulteriormente penalizzata dal lettering del titolo, davvero poco felice.
Abbiamo parlato di:
Zagor #591 – Vendetta trasversale
Moreno Burattini, Marco Verni
Sergio Bonelli Editore, ottobre 2014
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,20 €
ISBN: 977112253400140642