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Zambezia

Creato il 04 giugno 2013 da Ussy77 @xunpugnodifilm

Zambezia-cover-locandinaUn film che scende in picchiata verso l’oblio

Animazione sudafricana che punta sul vortice di colori piuttosto che sulla vicenda.

Purtroppo è come sparare sulla Croce Rossa. Zambezia (2012), pellicola d’animazione sudafricana (bacino cinematografico di minoranza), non solo non convince il pubblico adulto, ma è una cocente delusione per i bambini. Gli occhi di questi ultimi brillano grazie ai colori e alle musiche dell’ultimo prodotto della Blue Sky, Rio (2011), che aveva anch’esso protagonisti degli uccelli (pappagalli) e univa al turbinio colorato, tipicamente sudamericano, musiche e canti accattivanti. Diversamente Zambezia nasconde una morale banale e prevedibile, è abbozzato sotto il punto di vista narrativo e dimostra di divertire ben poco, limitando i momenti comici a sparuti interventi del falchetto Easy.

Lo spettatore si trova catapultato in un mondo associabile al paradiso degli uccelli intenti a preparare la grande festa di primavera (che sia uno Spring Break dei volatili?). Nel mentre raggiunge il grande albero Kai, impavido giovane uccello, che raggiunge Zambezia per poter entrare nell’avventuroso gruppo di recupero e salvataggio degli Hurricane. Per raggiungere il “paradiso” ha disobbedito al padre ed è scappato da un luogo dimenticato e desolante, tutto sterpaglie e rovi. Naturalmente immancabile è il cattivo di turno: una gigantesca lucertola (aiutata da una specie di fenicotteri a noi sconosciuta), assetata di potere e per questo allontanata da Zambezia. Questo è il succo della pellicola e decisamente non ci si aspetta nulla di lontanamente diverso da un finale consolatorio e lieto. Peccato che la morale risulti stereotipata e poco coinvolgente e si rivolga ai genitori e ai bambini: genitori fidatevi dei vostri figli, figli parlate con i vostri genitori e ascoltateli e non mollate mai perché riuscirete a dimostrare chi siete.

Purtroppo Zambezia è un film d’animazione mediocre e, se non può competere con le grandi major sotto il profilo dell’animazione (imbarazzante, sembra di essere in un brutto videogioco), dovrebbe puntare esclusivamente sulla storia e sul messaggio, positivo ma un po’ più complesso e meno abbozzato.

Uscita al cinema: 7 febbraio 2013

Voto: *


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