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Zandegù, l’editoria digitale (anche) a fumetti fatta con intelligenza: intervista a Marianna Martino

Creato il 04 marzo 2014 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

Zandegù, l’editoria digitale (anche) a fumetti fatta con intelligenza: intervista a Marianna Martino zandegu Marianna Martino In Evidenza Da quasi dieci anni opera a Torino una piccola ma solida realtà editoriale come quella di Zandegù. Fondata nel 2005 da Marianna Martino, la casa editrice ha avuto una forma tradizionale fino al 2012, quando ha deciso di pubblicare esclusivamente in formato digitale. L’anno successivo è arrivato poi il debutto nel mondo del fumetto.

Chi è Marianna Martino e com’è finita a essere il “boss” di una casa editrice?
Chi è Marianna Martino. Una domanda difficilissima, tipo: “C’è vita nell’universo?”. Sono una trentenne che lavora come un mulo, molto testarda, nervosa e battutara. Sono editore di Zandegù dal 2005 e, prima di aprire la casa editrice, ho seguito alcuni corsi di scrittura e mi sono resa conto che me la cavavo meglio con l’editing che con la scrittura vera e propria. Da lì l’interesse per alcuni workshop di editoria che mi hanno dato le basi e poi via!

Zandegù è una casa editrice indipendente che esiste, da quasi dieci anni. Nel 2012 vi siete “reinventati” come casa editrice che pubblica esclusivamente libri in formato digitale. Ci spieghi i motivi di questa scelta?
Le motivazioni sono molte, sicuramente l’abbattimento dei costi dovuto al taglio delle spese di tipografia ha inciso. Ma non si tratta solo di risparmio. 
Ora possiamo dare sfogo alla nostra creatività e ci siamo liberati della distribuzione nelle librerie, che in Italia, secondo noi, funziona malissimo. Oggi siamo liberi di osare anche rispetto alle scelte editoriali, senza paura di rimetterci montagne di euro.
E devo dire che spesso le scelte un po’ fuori dalle righe ci hanno premiato.

Zandegù è però qualcosa di più di una semplice casa editrice. Oltre a pubblicare reportage narrativi, guide e fumetti in epub, organizzate anche corsi di scrittura professionale e digitale: da dove deriva quest’anima “didattica” della casa editrice?
È una scelta precisa: è difficile sostenere una ditta a colpi di ebook da € 1,99 perciò bisogna diversificare l’offerta e, visto che in passato ho organizzato corsi di scrittura creativa e mi sono fatta le ossa nel settore, mi sono detta: perché non riproporli con Zandegù? Abbiamo deciso di offrire un catalogo variegato e ricco che rispecchi Zandegù: sì alla scrittura perché siamo una casa editrice, ma anche tanto digitale, perché facciamo ebook, e tematiche legate al lavoro, perché i tempi sono quelli che sono e vogliamo contribuire, nel nostro piccolo, a dare qualche strumento in più.

Zandegù, l’editoria digitale (anche) a fumetti fatta con intelligenza: intervista a Marianna Martino zandegu Marianna Martino In Evidenza
Zandegù e il fumetto. Per prima cosa, tu sei una lettrice e un’appassionata di fumetti? Quali sono i tuoi gusti nella nona arte?
Ammetto di non essere una grandissima esperta. I nostri amici Lucia e Alessio della fumetteria Belleville Comics di Torino mi stanno però aiutando a farmi una cultura! Con loro, tra l’altro, tanto per rimanere in tema, stiamo organizzando il corso Fanzine Lab in partenza a marzo.
Tornando ai fumetti, io e Marco Alfieri, che sta seguendo nello specifico le collane ad esso dedicate,  apprezziamo principalmente le opere di graphic journalism, da Joe Sacco a Guy Delisle, a Marianne Satrapi.
Marco poi adora Daniel Clowes e Johnny Ryan. Tra gli italiani Gipi, Dr.Pira e Tuono Pettinato.

L’anno scorso avete iniziato a pubblicare la collana “I Bignè” sorta di bignami letterari a fumetti, illustrati da Sicks, giovane artista romana. Da cosa è scaturita l’idea di questa iniziativa e com’è stata accolta dal pubblico?
I Bignè sono stati un modo per testare, pian piano, se c’era interesse a leggere fumetti in formato digitale. C’era. C’è. Conta che i primi titoli (Orgoglio e pregiudizio, La sirenetta e Jane Eyre) sono dedicati a un pubblico prettamente femminile e ricorda che Jane Austen non passa mai di moda, quindi la risposta è stata davvero molto, molto positiva.

Puoi dirci quali saranno i prossimi titoli della collana Bignè?
 Certo, a febbraio sono arrivati i maschietti! Alessio Barale ha illustrato Le notti bianche di Dostoevskij su adattamento di Marco Magnone. L’ebook è già disponibile.

A gennaio 2014 ha esordito una nuova collana di graphic novel “I Frizzi”. Iniziate con un’opera di due autori italiani, Camilla e Ludovico. Sono stati gli autori a contattarvi o vi siete mossi voi in prima persona?
In questo caso è stato un mix delle due cose. Ci siamo conosciuti e ci siamo piaciuti, loro avevano realizzato questa bellissima autoproduzione e l’idea di trasferirla in ebook è nata spontaneamente.
Per il resto siamo alla costante ricerca di nuovi autori, per completare il piano editoriale della collana per l’anno in corso. Non abbiamo nessuna preclusione di stile o di tema, chiediamo solo delle storie originali e divertenti.

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Soffermandoci un momento su questa prima GN. Il progetto (scelte d’impaginazione, copertina, etc) è stato portato avanti completamente all’interno della casa editrice o avete lasciato campo libero agli autori? E come funziona la vostra casa editrice digitale: quali sono le figure di riferimento, i processi lavorativi, etc?
Sui fumetti diamo totale libertà ai nostri autori. Come detto, chiunque può proporci un progetto per una GN e noi lo valuteremo.
In Zandegù siamo in cinque. Le attività sono identiche a quelle di un editore tradizionale: valutazione testi, editing, impaginazione, correzione bozze, promozione, vendita. Lavoriamo molto e più rapidamente, e con molta più libertà creativa, rispetto a quando eravamo su carta e, ovviamente, oggi curiamo maniacalmente la parte web. Ormai il flusso di clienti/lavoro, per quanto ci riguarda, passa tutto da sito e social: infatti limitiamo gli eventi live.

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Quali sono i programmi di Zandegù per questo nuovo anno riguardo ai prodotti a fumetti? Vi concentrerete sulle due collane “I Bignè” e “I Frizzi” oppure ci possiamo aspettare altre novità?
Il 2014 sarà importante per iniziare a farci conoscere e consolidarci come editore che si occupa anche di fumetto. Nello stesso tempo, continueremo a pubblicare i nostri reportage narrativi e le guide, e inaugureremo una nuova collana di manuali professionali, in autunno.

I vostri epub si segnalano per avere prezzi molto contenuti, anche nelle novità, a differenza di prodotti digitali realizzati da realtà editoriali anche più grandi della vostra che presentano sul mercato epub con prezzi di poco inferiori alle loro controparti cartacee. La questione è: vi potete permettere prezzi “popolari” perché siete, appunto, più piccoli come realtà editoriale oppure il mercato digitale presenta prezzi ancora troppo “gonfiati”?
Ma dovrebbe essere proprio il contrario! Dovrebbero essere i grandi gruppi editoriali, quelli che fatturano milioni di euro grazie a vampiri, bondage e libri di cuoche televisive, a potersi permettere di vendere gli ebook a prezzi calmierati! Non certo Zandegù che ha un piccolo volume d’affari ed è nata da solo un anno!
Noi non abbiamo scelto prezzi bassi perché ce li possiamo permettere, ma perché riteniamo che € 1.99 e € 4.99 siano i prezzi corretti per quello che proponiamo. E anche perché vogliamo avvicinarci e far avvicinare a noi più persone possibile.

Grazie per la vostra disponibilità!

 Intervista effettuata via mail tra gennaio e febbraio 2014

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