
Da un articolo della rivista New Scientist, veniamo a sapere che "Un esperimento con rilascio in ambiente aperto di zanzare geneticamente modificate per sabotore le zanzare Aedes aegypti, che diffondono la malattia del dengue, è stato dichiarato un successo da parte degli scienziati del settore"

L'articolo ricorda pure che al momento non esistono trattamenti validi per curare nè per prevenire la malattia del dengue, a differenza di quanto avviene per la malaria, e che l'unica soluzione consiste nel limitare il numero di zanzare portatrici della malattia. Le zanzare geneticamente modificate sarebbero tutte di sesso maschile (le zanzare maschio non pungono) ed ingegnerizzate in maniera tale che la prole derivante dal loro accoppiamento con femmine non OGM difficilmente possa arrivare all'età adulta.

L'articolo sembra molto convincente a dire il vero, e come non si potrebbe esserlo se si pensa alle cifre di 50 milioni di persone che ogni anno sono colpite dalla malattia che ne uccide 25.000? Verrebbe voglia di abbandonare i propri "preconcetti" contro gli OGM per accordare il proprio consenso a questa "lotta del bene contro il male".

Però, a pensarci bene c'è una cosa strana, una curiosa coincidenza temporale che viene citata di sfuggita all'inizio dell'articolo: "Nello scorso anno il dengue è riapparso negli Stati Uniti per la prima volta in 65 anni, ed anche nell'Europa del Sud".
Ma guarda che coincidenza, proprio quando le zanzare cattive riappaiono in massa ecco che arriva pronta la sperimentazione in campo aperto di un'arma anti-zanzare con rilascio di 3,3 milioni di zanzare nel giro di sei mesi.
E se prima di condurre l'esperimento con zanzare geneticamente modificate, rilasciate in una piccola area, avessero introdotto delle zanzare portatrici del dengue da qualche altra parte per poi giustificare l'introduzione di queste zanzare geneticamente mutate? E se alla fine il rimedio delle zanzare OGM risultasse peggiore del male? E se un giorno la gente dovesse chiedere a grande forza il rilascio di zanzare geneticamente modificate come unica soluzione contro l'espandersi del dengue? E se le zanzare rilasciate in questa occasione contenessero delle sostanze nocive all'uomo? E se venissero rilasciate anche delle femmine, magari portatrici di agenti infettivi ancora più pericolosi?
E' forse previsto che un eventuale "rimedio peggiore del danno" non si potrebbe biasimare vista la situazione di emergenza che costringe ad utilizzare rimedi di emergenza? E' forse previsto che eventuali danni alla popolazione vengano addebitati ad un esito sfortunato di una tecnica ancora in fase sperimentale?

Del resto la sperimentazione di armi chimiche e di agenti infettivi sulla popolazione è un dato storico incontrovertibile.
