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Introduzione
Le domande che mi sono posto sono state sin da principio parecchie e diversa natura: come porsi di fronte ad un fenomeno mediatico della portata di Zeitgeist? Come affrontare l’argomento? Con lo spirito grossolano e becero del documentario stesso che usa parole scurrili e ricorre allo stratagemma meschino delle risate registrate per gettare discredito su ciò che intende confutare? Con l’enfasi pedantesca e la miopia del debunker? Lungi da me cavalcare sia un atteggiamento quanto l’altro. Io mi considero un dietrologo vecchio stile, e mi trovo spaesato di fronte alla realtà che si sta manifestando prepotentemente su internet negli ultimi anni, dunque un po’ di legittimi sospetti mi siano concessi. Ci sono infatti due figure che nell’era telematica si contendono sempre di più il primato delle verità inconfutabili: il debunker e il complottista. Il debunker tenderà a vedere dappertutto solo e soltanto bufale, laddove il suo nemico storico, il complottista, tenderà a vedere dappertutto solo e soltanto complotti. Molto spesso, sia in un caso che nell’altro, chi opera non è necessariamente mosso dall’amore più disinteressato per la verità. Anzi. Capita che molti debunker siano interessati a fare della loro arte di “smaschera bufale” una vera e propria attività non senza fini di lucro. A maggior ragione tale sarà anche la spinta che muove i complottisti, interessati a creare una comunità di esoterici\paranoici disposti a comprare la loro paccottiglia cospirazionista e seguire i loro convegni nei quali viene pubblicizzato questo tipo materiale.
Cos’è oggi l’esoterismo? Una sezione in una libreria di un megastore in mezzo ad altre voci quali “giallo”, “Fantasy” “hobby e viaggi”, “filosofie orientali”, “Scienze sociali” ecc.
Esoterismo è in realtà un termine generale per indicare quel tipo di dottrine segrete riservate ai soli adepti, e deriva dal greco esoterikos (interno, dentro). Il suo contrario e l’ essoterismo, ovvero quel complesso di dottrine che sono destinate al pubblico e non richiede un iniziazione. Che tipo di esoterismo sarebbe quello che possiamo trovare comodamente in una qualsiasi bacheca di una libreria del centro? Cionondimeno molti acquirenti di queste opere, al solo sfogliare qualche libro, saranno convinti di essere ormai degli iniziati, emuli o parenti spirituali degli iniziati eleusini, orfici o dionisiaci. Penseranno di aver frequentato l’ accademia platonica nel V secolo avanti Cristo e ascoltato i famosi agrapha dogmata , cioè le dottrine non scritte. Crederanno di essersi ormai reincarnati in chissà quale messia.
Eppure uno degli ispiratori del movimento Zeitgeist è Jiddu Krishnamurti, filosofo di origine indiana che non volle appartenere a nessuna organizzazione, religione o movimento. Krishnamurti non lasciò nulla di scritto: tutto quello che si può trovare in libreria sono trascrizioni dei suoi discorsi a braccio.
Sottoscriverebbe Krishnamurti il tipo di operazione che lo Zeitgeist Movement e il Venus Project ad esso collegato stanno tirando su, sfruttando anche il suo nome e citandolo a più riprese? E’ sempre la solita storia; anche se il parallelo è certamente acrobatico lo farò lo stesso: sottoscriverebbe Gesù di Nazareth (sempre che sia realmente esistito per come viene descritto nei vangeli) tutto quello che in suo nome è stato fatto? Certamente no e neanche al netto delle crociate, dei roghi e dell’arricchimento della chiesa cattolica. Il cristianesimo ha avuto a disposizione 2000 anni per distorcere il pensiero delle origini; lo Zeitgeist Movement ha appena cominciato, visto che uno dei suoi ispiratori, Krishnamurti, è morto appena nel 1986.
Può darsi anche che Krishnamurti però approverebbe. Sappiamo che infatti fondò diverse scuole. Aveva a cuore l’educazione. D’altronde anche Cristo disse “andate e predicate” (Marco 16,15), così come nell’antico testamento c’è scritto che Dio disse “crescete e moltiplicatevi” (Genesi 1,22).
Ho paura a fare certi paragoni perché da molti anni a questa parte c’è una leggerezza nel trattare il sacro che a volte intenerisce, a volte fa rabbia e a volte fa spavento. Ecco; nel caso di Zeitgeist rimango coinvolto da una concomitanza di questi tre stati d’animo: tenerezza quando devo constatare che mi trovo di fronte alla solita spiritualità da edicola; rabbia quando vedo come sono trattati in modo dozzinale certi argomenti; e spavento quando capisco qual è la finalità di un’operazione del genere: fondare una nuova religione.
Si, io sono fermamente convinto che il fine ultimo del cosiddetto “Zeitgeist movement” sia quello di soppiantare il cristianesimo per sostituirlo e ad esso sovrapporsi, proprio come il cristianesimo ed ogni cultura, civiltà, religione che possa definirsi tale, ha fatto nel corso dei secoli a danno delle culture, civiltà, culti e filosofie precedenti. E’ sempre un’operazione di esproprio. Si conquista un popolo e ci si appropria della sua filosofia, della sua cultura, e infine dei suoi dei, perfino delle sue abitudini, delle festività o le liturgie. Poi si romanizza, si cristianizza, oppure, come in questo caso, si Zeitgeistizza tutto. In nome di cosa? “la verità vi renderà liberi”. Questo è il proclama con il quale si apre il primo dei tre documentari della serie; ma la verità di chi? Ovviamente di chi vuole conquistarvi, liberarvi da una serie di credenze, e infine imporvi con le buone o le cattive le sue credenze. Nessuna verità. Sempre la solita zuppa.
“LA VERITA' VI RENDERA' LIBERI” s.Giovanni (8, 32). “ LA VERITA' VI RENDERA' LIBERI” David Icke, Macro edizioni, 2001, euro 17 è 90. “LA VERITA' VI RENDERA' LIBERI” Zeitgeist, the movie, su Youtube. Per voi gente!
Qui il seguito http://caffescorretto.blogspot.com/2011/12/zeitgeist-la-verita-di-chi_26.html
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