Tutti contenti, per ora. Le piazze di Madrid, lo spogliatoio e la stampa madrilena osannano Zinédine Zidane, chiamato per risollevare l’ambiente dopo l’incubo Benitez.
C’è chi parla di colpo di fulmine – come titola Marca; chi invece vede nell’ingaggio di Zidane sulla panchina dei Blancos una scelta mirata e ponderata di Florentino Pérez, tesa a ricostruire un buon rapporto tra tifosi e società. In ogni caso, la cura Zizou sembra funzionare a meraviglia: il Real Madrid si rialza dal pantano dov’era caduto, esito della sbandata di Benitez, e riconquista non solo il terzo posto in campionato, ma anche l’affetto e la fiducia dei media e dei tifosi. In appena due giornate di campionato, infatti, i Blancos ritrovano la retta via a suon di manite: prima, all’esordio di Zidane al Bernabéu, con un netto 5-0 ai danni del Deportivo, poi, in quest’ultima giornata, con il 5-1 inflitto allo Sporting Gijon. Una partenza di 2016 esplosiva, quindi, che rimette il Real in carreggiata per la corsa al primo posto, anche se il Barcellona 2° e l’Atlético Madrid capolista non sembrano voler mollare un centimetro. A nostro parere, la ricetta di Zidane, capace di trasformare la depressione della piazza in felicità nel giro di pochi giorni, può essere spiegata in tre chiari passaggi dove si è visto un gran lavoro del tecnico francese.
Lo spogliatoio
Durante l’era Benitez, è stato lo spogliatoio l’epicentro da cui sono scaturite le prime scosse che hanno fatto tremare la panchina dell’ex Liverpool e Napoli. Un gruppo sempre più in disaccordo con le scelte del mister ha presto portato ad una divampante anarchia alla quale Benitez non ha saputo porre rimedio. Ormai non più solo per le discutibile scelte tecniche, quanto per una profonda incompatibilità, Benitez aveva perso il rispetto dei suoi giocatori e doveva essere cambiato. La scelta di Zidane è stata sicuramente ben pianificata: nonostante l’ex campione francese nutrisse pochissime esperienze in qualità di allenatore, Zizou conosceva bene il gruppo e le sue gerarchie, data l’esperienza da assistente di Ancelotti nelle due stagioni precedenti. In più Zidane è un ex-campione in una squadra di campioni. Uno spogliatoio difficile come quello del Real Madrid ben può essere tenuto coeso da un personaggio come Zizou che ne ha vissuti parecchi in carriera. Non si fanno aspettare, infatti, gli attestati di stima delle stelle del Real: a partire da Cristiano Ronaldo che ammette di avere maggiore empatia con Zidane, cui merito è di aver portato un’ondata di entusiasmo nella squadra.
Zidane: “I have got the best player in the world, Cristiano Ronaldo. He’s the best and there’s nothing more to it.” pic.twitter.com/GGrOzNRjXv
— Cristiano Ronaldo (@Cr7Prince4ever) 20 Gennaio 2016
Il carisma
“Seguitemi!”. Potente e conciso: è il messaggio – rivelato da Marca – lanciato ai suoi giocatori, contenuto nel discorso di Zidane al primo giorno da allenatore del Real Madrid. Parafrasando, il tecnico francese chiede tranquillità e fiducia ad un ambiente spesso pronto a surriscaldarsi al primo passo falso. Zizou sa che la sua impresa non è per niente facile, e per questo è anche conscio che, senza comunione di intenti, non si può andare da nessuna parte. I tifosi hanno promosso a pieni voti la personalità decisa del nuovo allenatore e la stampa di parte madrilena acclama Zidane con titoli e prime pagine che hanno le sembianze di lettere d’amore.
Il campo
Se il Real dell’era Benítez non riusciva a dare il meglio di sè, evidentemente le colpe cadono anche sul sistema di gioco e le scelte, sempre criticatissime, di Rafa dal punto di vista tattico. Premettendo ed ammettendo che la partenza di Zidane con Deportivo e Sport. Gijon in casa possa aver facilitato le cose, non si può negare il fatto che il gioco espresso dal Real sia di un altro livello. Se infatti ora il suono è quello di un’orchestra, prima era molto più simile ad un assolo di chitarra. Con la cura Zidane, i Blancos partecipano coralmente alle varie fasi di gioco, facilitando in questo modo il lavoro dei singoli fuoriclasse che non devono più fare gli straordinari per agguantare una vittoria. La sensazione è che Zidane abbia trovato, con queste due prime settimane di lavoro, un campo fertile per trasmettere le proprie idee di calcio e la propria mentalità vincente alla squadra. A conferma del fatto arriva una dichiarazione – sempre sul quotidiano Marca – di un giocatore anonimo del Real che ammette: “Zidane ci dà più libertà in campo”: proprio come faceva Ancelotti. Insomma, nonostante le numerose gatte da pelare del Real (vedi il caso Fifa che rischia di bloccare il mercato per i Galacticos, o l’infortunio di Bale ), Zidane è pronto a prendere per la mano le merengues e condurle verso la conquista di Liga e Champions. D’altronde, è lo stesso Zizou a dirlo: “Ho vinto tutto da giocatore, voglio farlo da allenatore“.
Full time! Real Madrid 5-1 Sporting Gijon! 2x Benzema! 2x Cristiano! 1x Bale! pic.twitter.com/IJGQbQJ5Fh
— SocialRMadrid (@SocialRMadrid) 17 Gennaio 2016
Tags:Benitez,liga,Madrid,Marca,Pérez,real madrid,Spagna,Zidane,Zizou
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