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Zone attive e zone dormienti in una faglia?

Da Pensierospensierato @P3nsi3ro
Fortunatamente, il numero di scosse registrate durante la scorsa notte è apparso in netto calo rispetto ai giorni scorsi. Nelle ultime 24 ore sono stati 64 gli eventi sismici registrati, secondo i dati dell'INGV. Di questi 5 hanno avuto una magnitudo maggiore di 3.0.  L’evento con maggiore magnitudo, Ml 3.6, si è verificato il 1 giugno alle ore 14.22. Non si può comunque ancora affermare che il peggio sia passato, come invece ha detto il prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione civile nazionale...del resto, gli esperti nei giorni scorsi avevano lanciato l'allarme, dicendo che l'anomalo sciame sismico avrebbe potuto continuare ancora per anni, e che non si poteva escludere il verificarsi di nuove scosse di magnitudo superiore a 5, come quelle registrate il 20 maggio e poi il 29. Del resto, dall’inizio della sequenza i terremoti registrati dalla rete sismica nazionale dell’INGV sono stati circa 1200, un numero davvero molto elevato, e gli stessi esperti non hanno esitato a definire "anomalo" questo terremoto. Dalle mappe che si possono trovare su internet, si vede come l'andamento delle scosse sia stato in direzione est-ovest, per un'ampiezza di circa 40km, lungo tutta la faglia che al momento è interessata dal terremoto. C'è però una cosa da sottolineare:  Antonio Piersanti, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, spiega che la faglia in questione è una struttura lunga circa 60 chilometri, che in parte si è rotta con il terremoto del 20 maggio, in parte con scosse di magnitudo più bassa. L'Ingv prevede che la stessa faglia arriverà a nuove fratture nei prossimi giorni. «Nella maggior parte dei casi si tratterà di terremoti di magnitudo più piccola, ma non possiamo escludere che si verifichino scosse anche superiori a quella iniziale». La zona colpita sarà sempre la stessa, compresa tra Emilia Romagna e Veneto. «È una zona che si trova nell'area di confine fra due mega-placche, quella africana e quella euro-asiatica, che si spostano l'una contro l'altra. Il movimento di collisione fra queste due placche libera un'enorme energia, che noi percepiamo solo in minima parte, con i terremoti, quando le masse rocciose si fratturano», spiega Piersanti. Per questa ragione l'estremità settentrionale dell'Appennino, "sepolto" sotto i sedimenti del Po che sono andati a formare la Pianura Padana, spinge verso Nord e provoca ogni tanto delle fratture. (fonte: meteoweb.eu). La faglia, che vediamo evidenziata in quest'immagine, ha un andamento est-ovest, ed è attiva nella sua interezza. Quel che però dà da pensare, è che non tutta la faglia è stata interessata da eventi sismici. Come si può vedere dal grafico qui a fianco, che mostra la sequenza sismica dal 20 maggio a oggi, solo la zona ovest di Ferrara è stata interessata dal sisma, che si sta "spostando" verso Modena, verso Ovest appunto, lasciando fuori la zona a Est, che però è ugualmente sismica perchè facente parte della stessa linea di rottura. Cosa sta dunque accadendo? Perchè la zona a Est è "dormiente"? Nei giorni scorsi però si sono verificati due eventi sismici nella zona di Bologna, quindi nella zona e Est dei precedenti eventi sismici, che dimostrerebbero (il condizionale è d'obbligo), che la zona non è affatto dormiente, ma appare, quasi, in "attesa". (fonte: ingv). Sta forse per scatenarsi un terremoto anche a Est? Non si può dirlo con certezza, dal momento che, non dimentichiamolo, i terremoti non si possono prevedere, ma quel che è chiaro è che anche i geologi e i sismologi appaiono incuriositi da questo silenzio della zona est dell'Arco di Ferrara, e crecano di capire cosa si stia letteralmente muovendo sotto la terra. Anche perchè qualche segnale premonitore in effetti è giunto, ma a questo verrà dedicato il prossimo post.

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