![Zou bisou bisou, mon Dieu qu'ils sont doux. Zou bisou bisou, mon Dieu qu'ils sont doux.](http://m2.paperblog.com/i/131/1314670/zou-bisou-bisou-mon-dieu-quils-sont-doux-L-tdOgfl.jpeg)
Questo stato d'animo non mi dispiace per niente. Essere ancora in città l'8 di agosto. Poter iniziare le mie brevi ma intense vacanze soltanto il 10 non è da me. Per iniziare, intendo proprio iniziare: quest'anno non ho ancora trascorso nemmeno un weekend al mare, o al lago, o in qualsiasi altro luogo non asfaltato. Forse una mezza giornata sul fiume. Ho ancora tutto addosso il senso dell'aspettativa, dell'attesa, è più bello che a natale, e poi questo clima qua a me mette una leggera euforia, questa particolare atmosfera la attendo tutto l'anno, altro che il natale: la casa silenziosa, l'afa, il telefono che non squilla, i film sciocchi la sera in tv mentre si cucina, tutto questo caldo che annebbia, avvolge come in una bolla, e soprattutto la sensazione da deserto dei tartari che tutto deve ancora succedere, augurandosi, certo, che poi succeda. Sì, questa estate è molto molto simile alla mia vita adesso, e comunque vada sono felice, e lo scrivo per ricordarmi, un giorno, rileggendomi, di essere stata felice, a fotografare l'ombra delle mie gambe nude sulle piastrelle della cucina, a leggere meno libri, vedere meno film, scrivere meno sul blog, lavorare in orari decenti, cercare di fare lo slalom tra le mie paure, e vedere riflesso un sorriso talmente autentico negli occhi di qualcuno che, comunque vada, sa che di sorrisi così non è certo pieno il mondo.