Zucchi Falcina, con i sindacati si cambia

Creato il 26 luglio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Potrebbe essere l’ultima speranza di invertire l’andamento negativo della casa di riposo Zucchi Falcina, iniziato ormai da oltre un decennio e che coinvolge nelle responsabilità diversi consigli d’amministrazione. Il deficit infatti ha una lunga storia e i soresinesi si aspettano non tanto un capro espiatorio ma una casa di riposo che funziona e che non aumenta le rette, perché la crisi economica fa paura.

Roberto Dusi, segretario provinciale della Funzione Pubblica della Cisl, è tra coloro che hanno chiesto, con Cgil e Uil, di entrare nel merito e di affrontare direttamente i problemi, lasciando perdere il chiacchiericcio che circonda la casa di riposo, una Fondazione, una storica ex Ipab, e passando ai problemi del bilancio e dei dipendenti. Il funzionamento economico e organizzativo della Fondazione di via Gramsci sarà analizzato in modo capillare.

“Abbiamo chiesto al consiglio d’amministrazione – spiega Roberto Dusi – il bilancio e il piano industriale. I rapporti sindacali negli ultimi tempi, dopo l’insediamento della presidente Fiamenghi, sono migliorati ed è maturato il desiderio di collaborare per affrontare i problemi e possibilmente risolverli. Anche noi sindacalisti siamo esperti del settore, per l’esperienza e le conoscenze che abbiamo coltivato nel tempo: confrontarsi con noi nel merito può essere utile. La Zucchi Falcina poi ha un deficit che viene da lontano, non è recente. Ultimamente il consiglio d’amministrazione si è orientato su scelte di rigore economico”.

Gli obiettivi da raggiungere e mantenere stabilmente sono la stabilità economica della struttura, le rette basse, e la situazione occupazione.

“Inscenare un teatrino di gossip non serve a migliorare il bilancio – aggiunge Dusi – E’ il momento di occuparsi di questioni serie”.

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