Uno dei contorni più diffusi al Sud Italia, di origine partenopea.
Un piatto semplice che esalta i sapori mediterranei.
Io sono un amante dei film di Totò e questo piatto viene citato nel celebre film " Un turco napoletano" dove Don Carluccio "uomo di ferro" ( interpretato da Enzo Turco) mentre stila un accordo matrimoniale elenca i piatti che lo sposo non apprezzava.
Tra le tante leccornie ci sono pure i cocozzielli alla scapece( in napoletano zucchina si dice cocozziello).
Non tutti sanno che il termine " scapece" deriva dallo spagnolo "escabeche" che indica tutte le preparazioni fritte e poi aromatizzate con l'aceto.
Ed è importante sapere che il termine spagnolo "escabeche" deriva dal nome dato ad una salsa preparato dal più celebre dei cuochi romani, il grande APICIO.
Non conosci Apicio? CLICCA QUI per scoprire chi era il grande cuoco dell'epoca romana antica
In epoca romana Apicio amava condire i propri piatti con una salsa a base di aceto chiamata "esca Apicci"
Ecco quindi la ricetta di uno dei piatti simbolo della cultura mediterranea.
- 6 zucchine;
- 1 spicchio d'aglio;
- olio di semi di girasole o olio extravergine d'oliva;
- sale q.b.
- 1 ciuffo di menta fresca;
- 1 bicchierino di aceto di vino;
Iniziamo a lavare e tagliare le zucchine. La tradizione le esige a rondelle ma ormai si possono tagliare come si vuole.
Lasciatele riposare in un recipiente con qualche pizzico di sale per circa 2 ore.
Per la cottura personalmente preferisco l'olio di semi, meno invasivo nel gusto e che permette di percepire di più il gusto della zucchina ma la tradizione obbliga l'uso dell'olio extravergine d'oliva. A voi la scelta. In una padella scaldate l'olio scelto con uno spicchio di aglio. Quando l'aglio sarà biondo, eliminatelo ed iniziate a cuocere le zucchine.
Una volta cotte, eliminate l'olio in eccesso facendo riposare le zucchine su carta assorbente.
Raffreddatele e conditele con aceto, sale e mentuccia fresca rigorosamente spezzata con le mani.
Giuseppe Alfredo Ruggi
Vuoi conoscermi meglio? Clicca qui