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Zuppa di cavolfiore e porro

Da Laghezzi @laghezzi

zuppa di cavolfiore e porro

Le Marche sono una di quelle zone che bene si prestano  alla coltivazione dei cavolfiori. Molte sono le varietà che qui vengono coltivate  caratterizzate da notevoli differenze.  Il Cavolfiore di Fano è  stato studiato a tavolino al fine di ottenere una pianta dotata di caratteristiche differenti rispetto alla varietà di Jesi. Rispetto al cavolfiore di Jesi quello di Fano è più grosso, è di un  colore bianco bianco candido, è caratterizzato da cimette ben sviluppate e sode e nel gusto si differenza nell’essere più sapido.

Il cavolfiore è una verdura tipica dell’inverno che, grazie al perfetto equilibrio dei suoi componenti, esercita una benefica azione sulla salute se consumato 2-3 volte a settimana.

Al momento dell’acquisto il cavolfiore deve essere ben chiuso, compatto, con le cimette ben   chiuse, sode  senza macchie. Le foglie esterne devono essere croccanti e aderenti alla testa.

I cavolfiori vengono in genere bolliti o cotti a vapore, gratinati, trasformati in mousse o utilizzati come condimento per la pasta o ingrediente di minestre. Quasi sempre si cuociono suddivisi in cimette (si abbrevia il tempo di cottura e si riduce il cattivo odore). I tempi di cottura variano: intero 20-25 minuti; diviso in cimette 10-12 minuti.


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