Le Marche sono una di quelle zone che bene si prestano alla coltivazione dei cavolfiori. Molte sono le varietà che qui vengono coltivate caratterizzate da notevoli differenze. Il Cavolfiore di Fano è stato studiato a tavolino al fine di ottenere una pianta dotata di caratteristiche differenti rispetto alla varietà di Jesi. Rispetto al cavolfiore di Jesi quello di Fano è più grosso, è di un colore bianco bianco candido, è caratterizzato da cimette ben sviluppate e sode e nel gusto si differenza nell’essere più sapido.
Il cavolfiore è una verdura tipica dell’inverno che, grazie al perfetto equilibrio dei suoi componenti, esercita una benefica azione sulla salute se consumato 2-3 volte a settimana.
Al momento dell’acquisto il cavolfiore deve essere ben chiuso, compatto, con le cimette ben chiuse, sode senza macchie. Le foglie esterne devono essere croccanti e aderenti alla testa.
I cavolfiori vengono in genere bolliti o cotti a vapore, gratinati, trasformati in mousse o utilizzati come condimento per la pasta o ingrediente di minestre. Quasi sempre si cuociono suddivisi in cimette (si abbrevia il tempo di cottura e si riduce il cattivo odore). I tempi di cottura variano: intero 20-25 minuti; diviso in cimette 10-12 minuti.