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Zuppa di ceci e cavolo nero…con il coccoi sullo sfondo!

Da Maenanet

Zuppa di ceci e cavolo neroSi lo so, questa foto è una mezza schifezza…probabilmente Guerani riderebbe come un pazzo, non so nemmeno quanto invitante possa sembrare questa zuppa meravigliosa, e poi il coccio è sbeccato e si vede. Ma questo è il mio blog, pubblico i contenuti che rappresentano la mia vita reale…e la realtà è che io le minestre le mangio solo nei cocci artigianali che mi ha lasciato la mia nonnina in eredità. E’ una questione di cuore…e già sapete come la penso: la cucina senza sentimento è insipida. Perciò questo è!

Comunque, l’altra sera, insieme alla zucca ho comprato, per la prima volta in vita mia, il cavolo nero. Qui in Sardegna non è proprio tradizionale, io, ammetto la mia ignoranza, non l’avevo mai visto né assaggiato. Ma la mia mitica Maria Efisia, conoscendo il mio fanatismo per i cavoli e sapendo che sono curiosa me l’ha proposto.

Mi ha spiegato che è l’ingrediente di base della ribollita toscana…ma qui c’è ancora troppo caldo. E se lo facessi con i ceci? Lei, naturalmente, mi ha dato qualche dritta dicendomi anche che il cavolo nero si sposa benissimo con i legumi. Perfetto allora, avevo proprio voglia di ceci!

Tra l’altro sappiate che il cavolo nero, grazie alla presenza di speciali inibitori (indoli), il cavolo nero è utile nella prevenzione di numerose forme tumorali (cancro al colon, al retto, allo stomaco, alla prostata e alla vescica), nonché dell‘ulcera gastrica e delle coliti ulcerose. Dal punto di vista nutrizionale, gli aspetti più interessanti di quest’ortaggio sono rappresentati dall’elevato contenuto di vitamina C e dal bassissimo potere calorico (da 19 a 25 calorie). Ma poi ci aggiungi tutto il resto e vabbè, forse i conti non torneranno più

;)

Quindi ieri sera metto a mollo i ceci e questo pomeriggio mi do da fare:

150 grammi di ceci

due fondi di cavolo nero

una carotina

mezza cipolla

una patatina rossa

due pomodorini cherry

due cucchiaini di sale

tutto dentro in pentola a bollire per un’oretta buona. Spengo e filo d’olio a crudo.

Vado in palestra per giustificare la mangiata che mi aspettava a casa e, al rientro, naturalmente, puntatina al forno di Pusceddu che il venerdì sera vende il pane appena sfornato che, anche se fa male e anche se mi ustiona il palato, è irresistibile

;)

Buona notte a tutti!


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