Magazine Cucina

Zuppa di fave, cavolfiore e broccolo.

Da Cucinaamoremio
Zuppa di fave, cavolfiore e broccolo.Mi accorgo di Sre sempre in ritardo con i miei post (fortuna che non lavoro! Ma come fanno gli altri? Hanno forse 20 mani, 3 cervelli, 48 occhi? Beh, io attrzzata "standard" non ce la faccio (forse dovrei essere "special", "plus", "mega", "lux"... Comunque, ecco la mia nuova ricetta, è una zuppa che ahimé… ahinoi… ahitutti… si addice non tanto al periodo, ma al meteo si!
Avrei tanto preferito un gaspacho o un’insalatina, ma… è ancora zuppa.
Non ci pensiamo più.

1 cavolfiore piccolo
1 broccolo piccolo
1 kg di fave fresche pulite
1 spicchio d’aglio piccolo
olio extravergine d’oliva
1 panino secco (facoltativo)
*
1 cucchiaio d’aceto normale (facoltativo)*
sale
pepe nero macinato fresco
Mettere in una pentola le fave, lo spicchio d’aglio pulito, coprire d’acqua e far bollire fino alla cottura delle fave.
Spegnere salare e con un frullatore ad immersione frullate tutto – anche l’aglio se invece non lo gradite toglietelo o se lo odiate non lo usate proprio.
Mettete a bagno il pane secco diviso a metà imbevuto in due bicchieri d’acqa e nell’aceto.
Intanto in una pentola versare 4 dita d’acqua, una manciata di sale grosso, il broccolo e il cavolfiore tagliando le basi e facendole a pezzi medi, mentre i fiori li dividerete a mano lasciandoli il più integri possibile.
Quando i fiori sono ancora al dente, dopo circa 5/10 minuti – dipende dalla loro grandezza - toglierli con una ramina e metterli da parte.
Continuare la cottura dei gambi finché non saranno ben cotti.
Poi unire tutto, anche l’acqua di cottura, con il puré di fave e frullare bene con un frullatore ad immersione fino a che non risulta tutto liscio.
Dopodiché unire i fiori al dente, pepare e rimettere sul fuoco per un minuto girando delicatamente.
Ora spegnere, un giro d’olio ottimo e senza più girare incoperchiare.
Lasciare riposare per 5 minuti e servire. 

* Pare che usando del pane secco imbevuto d’aceto si eviti quel fetore che fa cascare le braccia a tutti gli ospiti più ben disposti quando si apre la porta d’ingresso.  
P.S. di * Io ho provato a cambiare aria, a lasciare la finestra della cucina aperta, a bollirlo in pentola a pressione… ma niente… un po’ di odore rimane sempre e ci riporta inevitabilmente a ricordi di periodi infausti, grigi e tristi.
Invece con questo rimedio della nonna (anzi della zia… per essere più precise della zia Ornella) un pochino di tristezza si evita.
Quindi provatelo.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines