Il famoso sociologo Zygmunt Bauman interviene a Sarzana al Festival della Mente con un intervento dal titolo “Sul concetto di comunità e rete, sui Social Network e Facebook”.
il sociologo parte con la spiegazione del significato di ambivalenza; tra l’impossibilità di decidere e la scelta tra quello che ci attrae e che ci respinge. I guai sono sempre dietro l’angolo e ciò che ci seduce allo stesso tempo è sempre troppo vicino.
Racconta della libertà e della sicurezza, un binomio troppo difficile da equilibrare, prima nella vita off line, poi, da un pò di tempo, anche nella vita on line.
Bauman ci aiuta a ricordare, elementi che forse possono sembrare basilari, ma che forse qualcuno – tra gli utilizzatori dei social media – potrebbe aver perso di vista (ad oggi per es. Facebook, conta 1 miliardo di utenti al mondo – con una valutazione di 50 miliardi di dollari).
La ricerca di condivisione contro la solitudine, la ricerca verso quel qualcosa a cui appartenere; il social media, verso le comunità.
Come riuscire a mantenere la nostra unicità, ed essere riconosciuti in qualche modo dagli altri, senza perdere la nostra libertà?
I Social media, e in particolare Facebook, dice Bauman, possiamo identificarlo con uno slogan, usato per il lancio del walkman, anni e anni fa “La promessa di non essere mai soli”. I social media, continua Bauman, ci rendono liberi e poco impegnati verso gli altri “naviganti”, a differenza delle comunità vere e proprie che ci fanno appartenere a un gruppo, in modo spesso irrazionale.
Le reti sociali consentono di essere off line quando vogliamo – push the button – e non abbiamo, impegni, relazioni, doveri. Tutto rimane al di fuori dello schermo; dove è, per i Digital Natives o/e i loro successori più complicato capire, forse, la differenza tra un amico vero e un amico solo “social”.
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L'autoreCristina Raso
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