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Altre forme di distanza

Creato il 29 aprile 2015 da Valeskywalker @valeskywalker

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Altre forme di distanzaUn altro problema che ho a vivere qui, oltre alla distanza temporale da fuso che si somma alla distanza fisica, e' la distanza ambientale.
Non so se esiste una definizione del genere, ma e' come mi e' venuto in mente di descriverla, mentre guidavo di ritorno dall'asilo. Forse esiste una definizione migliore di quello che voglio dire, almeno nel mondo della scrittura o sceneggiatura.
Qua viviamo in una sorta di bolla: ci spostiamo in auto dall'appartamento bello nel condominio multipiscinato del quartiere figo senza essere straricco, per andare all'asilo figo senza essere straricco, per poi fermarci a un playground in zona figa senza essere straricca e andiamo a far la spesa al supermercato figo senza essere straricco. Andiamo per musei, mostre e festival dove incrociamo, senza mai realmente incontrarle, famiglie grossomodo come noi.
Se usciamo dal circuito, ci ritroviamo in mezzo a baracche che un soffio di vento diventa un allerta uragano, senzatetto stonati che attraversano a caso la strada in pieno rosso sbucando dal nulla, buche nell'asfalto che fanno scoppiare gli pneumatici, gatti e cani morti investiti e lasciati cosi' dove sono, gente che cammina con la pistola alla cinta.
Come se fossi dentro un determinato set televisivo, dove non si incontrano mai i personaggi degli altri set, anche se poi si va tutti in onda in contemporanea. O se li incontri lo stacco e' cosi' netto che diventa innaturale e strano per tutti,con quell'aria stupita del che ci fai qui, tu? torna nel tuo scenario!
Un po' come se The good Wife Alicia andasse in giro per i bassifondi di Chicago. Non ci va, ci manda Kalinda che infatti e' il personaggio della serie a cui si affida la capacita' di passare da un livello all'altro, giustificata dall'essere lei stessa un personaggio ambiguo perche' e' passata da un livello all'altro nella sua misteriorissima vita. .Anche nei Sopranos l'idea sorprendente era il contrasto delle scene di Tony dalla psichiatra rispetto a tutto il resto.
Ora siccome pero' io non sono un personaggio ma una persona, faccio una fatica mentale tremenda a vivere in un posto dove i livelli sono cosi' separati, non solo per motivi di auto o di abitudine ma anche per tangibili e purtroppo ragionevoli motivi di sicurezza.
Mi rode tantissimo: non tanto per me, quanto per il fatto che perdere la possibilita' di attraversare la realta' nel quotidiano priva le mie bambine della possibilita' di imparare un mucchio di cose. Alla loro eta' imparano dall'esempio diretto e non hanno ancora gli strumenti per assorbire, senza il mio tramite, attraverso i libri o i film di un certo tipo, per cui non trovo modo per compensare a questa distanza tra l'ambiente dove vivevamo prima e quello di dove viviamo ora.
Quando vivevamo a Varsavia, abitavamo in un bel palazzo, in un bel quartiere in centro.
Pero' tutti i giorni incontravamo la matta dell'altra scala e i vicini anziani, non era un palazzo solo con rampanti dai 25 ai 35. Le bambine avevano imparato ad ascoltarli con pazienza, a tener la porta aperta se scendevano piano col bastone.
Incontravamo i senzatetto in fondo al parco vicino alla Chiesa, che pur puzzando di vodka salutavano sempre le bambine e loro avevano imparato a rispondere con garbo e rispetto, senza aver paura. Incontravamo un sacco di persone diverse sull'autobus e passeggiando e ai playground e anche se Varsavia non offre una gran diversita' etnica, perlomeno erano esposte a persone di ogni classe e di ogni ceto: le bambine trovavano normale questa mescolanza e non se ne stupivano, avevano imparato a essere rispettose ed aperte verso tutti.
Qua invece da una parte hanno preso coscienza di avere di piu', e se inizialmente erano aperte verso tutti, dopo esser state raffreddate piu' volte da reazioni stupite se non ostili degli altri (sia adulti sia bambini),iniziano a mostrare disagio verso il diverso.
Non e' piu' naturale come prima salutare tutti, perche' stanno imparando che non tutti salutano a loro volta.  Pare che avere nelle orecchie fisse le cuffiette dell Ipod impedisca di leggere il labiale HI.
Non e' piu' naturale correre dietro a un bambino in un supermercato e prendergli la mano per fare amicizia, perche' la madre corre a prender via il bambino.
Non e' piu' naturale andare al ristorante e comportarsi normalmente, perche' tutti gli adulti ti guardano male dal momento che entri, in quanto non e' un Fast Food o un Family Restaurant, e allora giustamente essendo bambine non sentendosi a loro agio si comportano da mostri come mai avevano fatto in Europa.
Potrei fare altri mille esempi e sarei solo noiosa senza spiegarmi meglio.
A toppare tutto cio' (che e' una mia  finta traduzione  di on top of that, perdonatemi se vi includo in questi sollazzi di lessico familiare), persino quando le persone hanno buone intenzioni come durante il loro lavoro, quando il custome care impone la massima gentilezza verso gli estranei clienti, interferiscono con il mio lavoro educativo.
Non e' piu' naturale non toccare le nei negozi perche' tanto se lo fai e casca qualcosa, nel tempo che la mamma ti dice rimetti a posto! ti avevo detto di non toccare! due commesse sono gia' accorse e dicono oh tesoro non ti preoccupare e' il mio lavoro, metto a posto io e tieni una caramella. E guardano pure male la mamma che ti ha gridato! (Poi gli altri clienti guarderanno male la medesima mamma che pare sorda tanto e' zen quando fate i capricci per avere un giocatollo e non cede, imponendo il rumore dei vostri polmoni a chi e' in coda alla cassa prima e dopo di noi e rovinando quindi la qualita' della loro shopping experience) Idem se rovesciano un bicchiere sul tavolo o se gettano per terra una carta.
Insomma, crescerle qui  secondo quello che sono per me e il Senator le cose importanti da imparare nella vita, non e' solo un lavoro tra noi e loro come era in Europa: richiede anche tanta energia per compensare gli scenari che mancano nell'ambiente che ci circonda oltre che ammortizzare le interferenze di valori e priorita' altrui, cosi' diversi dai nostri. In confronto avere a che fare con le Babcie era un divertente diversivo.
Questa estate ce ne torniamo nel nostro ambiente per tredici settimane, ma poi si sara' di nuovo qui, punto e  a capo. Avete consigli? (Non e' necessario essere genitori, raccolgo ispirazioni da chiunque sia disposto a darne)


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