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BLACK LIST “VIRTUALE” o REALE ?….

Creato il 01 maggio 2012 da Sidast

BLACK LIST “VIRTUALE” o REALE ?….

Le gare d’appalto indette dall’Azienda Siciliana Trasporti spa, una volta affollatissime, sembrano aver perso sex-appeal negli ultimi tempi….

 

Nessuna compagnia petrolifera sembra più disposta a concede credito all’Ast per cui la stessa si ritrova quasi a secco di gasolio acquistato, (parzialmente e in contanti) alla pompa, per garantire almeno qualche corsa.

 

La recente gara, seppure effettuata con procedura d’urgenza e saltando alcune norme, con la quale l’Azienda intendeva affidare la stipula dei contratti assicurativi dei propri mezzi non è andata a vuoto ma non avendo dato gli esiti sperati andrà subito ripetuta. Infatti, a fronte di una disponibilità aziendale di cinque milioni di euro, parrebbe essere pervenute tre offerte al costo, rispettivamente, di 6, 8 e 10 milioni di euro. In pratica, se non si dovesse pervenire alla stipulazione dei contratti, dall’11 maggio p.v., dovrebbe essere ancora una volta l’attuale fornitrice a concedere una proroga, a determinate condizioni, affinchè i mezzi aziendali potessero essere messi nelle condizioni di poter continuare a circolare….

 

I mezzi aziendali inviati presso (stante lo smantellamento dell’officina aziendale) officine private non vengono riparati e quasi tenuti in ostaggio in attesa di ricevere il saldo dei lavori effettuati. Gli stessi mezzi sono lasciati sporchi e maleodoranti poichè anche le ditte che si dovrebbero occupare delle pulizie dei mezzi, non saldate, sono state costrette pure a licenziare i propri addetti…. mentre non conosciamo l’esito della procedura d’urgenza negoziata senza previa indizione di gara svoltasi il 23 aprile u.s. e che avrebbe dovuto assicurare la pulizia dei mezzi aziendali della DG delle sedi di Palermo e Trapani nonché di quelle di Catania/Messina e di Siracusa/Modica.

 

Siamo veramente messi male come se l’Azienda fosse stata inserita in una virtuale black list da parte degli abituali fornitori che esitano a fornire i propri servigi a un’Azienda in affanno che non assicura più pagamenti certi e puntuali e dalla quale conviene stare alla larga….

 

Anche gli uscenti membri del  Consiglio di  Gestione sembrano aver tirato i remi in barca lasciando che la stessa affondasse stante che, di fronte a sempre possibili conseguenze sul piano patrimoniale se non addirittura di quelle penali, sembrano restii a votare la delibera che, contestata da ben tre ditte del settore che si sono rivolte al TAR, prevede la definitiva “fusione per incorporazione” della Jonica Trasporti in Ast spa….

 

Intanto, anche il personale dell’Azienda rischia di  finire protestato o in black list per via dei ritardi con la quale l’Azienda versa le quote cedute alle Finanziarie che, intanto, addebitano ulteriori interessi sulle rate in scadenza non puntualmente onorate e, in prospettiva, potrebbero assumere iniziative più drastiche nei  confronti dei loro clienti che sono i lavoratori che hanno accettato e firmato il contratto di finanziamento e non certamente la ditta datrice di lavoro. A tal proposito, giova ricordare che la Legge  prevede che, nel caso di ritardo dei versamenti inerenti le quote cedute dal lavoratore e puntualmente trattenute dal datore di lavoro, a questi vadano addebitati gli interessi di mora e non certamente all’incolpevole titolare del contratto, mentre l’Ast, in proposito, almeno da quel che si deduce da alcuni conti estintivi anticipati, agisce in maniera ben diversa….

 

Vogliamo sperare che, nell’immediato futuro, l’Azienda, benché (e ahinoi….) totalmente in mano ad un Movimento Politico il  cui leader maximo potrebbe essere indagato per alcuni fatterelli, non continui ad operare in siffatta maniera e che, soprattutto, risulti in grado di assicurare puntualmente, ogni fine del mese, gli stipendi ai lavoratori che non possono subire le conseguenze figlie della mania di grandeur, degli sprechi, dei lussi, delle regalie operate da personaggi non all’altezza della situazione e che sono stati capaci soltanto di portare al fallimento un’Azienda che, bene o male, assolveva dignitosamente il proprio ruolo istituzionale.

 

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