CALCIO - Serie A: la vendetta di Floccari, scarto di nonno Reja.

Una doppietta e via, tutti a casa; così Floccari ha liquidato la sua ex squadra e soprattutto il suo ex allenatore, che l'anno scorso ha avuto la sfacciataggine di farlo giocare tutto il campionato fuori ruolo, a lui che è un centravanti puro. E ieri Floccari ha fatto due gol da centravanti vero, d'area di rigore, vendicando le strane e incomprensibili alchimie di un Reja vecchio all'anagrafe ma anche come visione (catenacciara) del calcio. E' presuntuoso pretendere che Rocchi sia il sostituto dell'infortunato Klose, così come è presuntuoso credere che Alfaro o Kozak possano risolvere ogni problema. Infatti segnano i difensori (Diakitè e persino Scaloni). La Lazio, dopo questa ennesima battuta di arresto, dà segno di non essere pronta per la Champions League e, soprattutto, anche se dovesse andarci (Napoli e Udinese sono però più forti, e chissà se l'Inter risale...), non basterà essere presente nel bussolotto delle estrazioni per i gironi, ma bisognerà allestire una squadra nuova con un allenatore nuovo, per non vedersi rifilare cappotti su cappotti. Non sempre si incontrano Vaslui o Zurigo o, peggio me sento, i macedoni. Stesso discorso vale anche se la Lazio dovesse centrale l'Europa League; andare in Europa e non restarci equivale a non esserci mai andati. Sul campionato infine c'è poco da dire; la Lazio inconterà tutte le sue dirette rivali, in casa Napoli e Inter e fuori l'Udinese, ma se questo è l'andazzo, e calcolando che c'è pure la spada di damocle dell'Ufficio Inchieste, anche la qualificazione nella vecchia Coppa Uefa sembra a repentaglio.