Magazine I nostri amici animali

Diario di bordo – Un Malamute al Parco delle Risorgive (Codroipo – UD)

Da Mercuriomalamute @mercuriomalamut

 

Pubblicato su 28 luglio 2013 da 

 

Mercurio, il mio alaskan malamute di quasi 9 mesi, conosce il Parco delle Risorgive di Codroipo (Udine)

Mercurio, il mio alaskan malamute di quasi 9 mesi, conosce il Parco delle Risorgive di Codroipo (Udine)

Portare Mercurio, il mio Alaskan Malamute, al Parco delle Risorgive di Codroipo, era un sogno che coltivavo da tempo. Svegliati all’alba, ci siamo infilati in macchina e siamo partiti alla volta di quest’area verde sita nel Medio Friuli, conosciuta, molto probabilmente, dalla popolazione locale o poco più. Il Parco ha un’ampiezza di quarantacinque ettari, all’interno dei quali vi sono innumerevoli sentieri e strade bianche, facilmente percorribili, che seguono (o si discostano) dai corsi d’acqua, che alimentano il fiume Stella, considerato il più importante a livello di acque sorgive in Friuli. Questo parco tutela specie animali e vegetali e, cammin facendo, si possono leggere interessanti schede informative sulla fauna e flora presente. Sono cresciuta all’ombra delle querce, degli olmi, dei pioppi bianchi e neri e dei salici, percorrendo migliaia di volte quei ponti di legno che collegano l’interno del parco all’ingresso principale. Molte scelte importanti della mia vita sono nate guardando correre gli scoiattoli, meditando con le anatre o chiacchierando seduta con i miei genitori lungo le panchine rivolte ai corsi d’acqua. Per questo volevo portarci Mercurio: è un luogo importante per me.

Come da tradizione, ci ha accompagnati mio papà, grande estimatore del luogo e conoscitore di ogni singolo tipo di legno e albero presente. A dire la verità, in questo periodo di vacanza, ho allentato alcuni “confini” per Mercurio e Sunrise: vorrei si godessero i giorni e apprezzassero la diversità, tornando nella capitale arricchiti dalle esperienze nuove e positive, più sicuri grazie all’esplorazione di ambienti sconosciuti. Il mio obiettivo è dargli quello che a Roma non gli posso dare: corse libere, gioco in serenità, spazi ampi per muoversi. Desidero crescerli sereni, tranquilli nei confronti delle cose, persone e animali nuovi, positivamente vivaci. Più passa il tempo, più mi accorgo che educare un cucciolo è una sorta di missione a trecento sessanta gradi. Scesi dall’auto, Mercurio e Sunrise si sono trovati subito immersi in un fitto bosco: mille mila odori diversi li hanno avvolti e loro si sono dedicati all’esplorazione, curiosi e per nulla intimoriti.

Non sono passati cinque minuti dal loro arrivo, che subito si sono messi a correre, a rincorrersi, per poi tuffarsi nelle acque sorgive. Mercurio, in questo, è stato uno stratega: scovate delle papere distratte, avvicinatosi quatto quatto, ha spiccato un balzo nel fiume facendole scappare (con un infarto, come minimo). La cosa si faceva interessante e, quindi, anche Sunrise si è avvicinata, senza tuffarsi. Mercurio era in visibilio: aveva di fronte svariati metri di fiume nel quale scapicollare, cacciare (i tronchi di legno). Arrivati a un corso d’acqua meno profondo e più facilmente raggiungibile per Sunrise, abbiamo visto la piccola tuffarsi come se non avesse fatto altro nella sua vita. si è rotolata nelle alghe, saltando nell’erba e sbucando fuori come fosse una Vietcong: il suo pelo era diventato verde, con foglie e rametti che le sbucavano dappertutto. Correva come una scalmanata e, per tornare da me, si è nuovamente tuffata come una furia, previo poi sgrullarsi di gusto vicino a mio papà. Mercurio, davanti a una sgrullata, non sa dire di no e così anche lui ci ha raggiunti e ha dato il meglio di sé: dovrebbero assumerlo alla Elettrolux, sezione centrifughe per lavatrici! Mio papà era emozionato, quasi intimorito da tutta questa gioia di vivere!

Lungo il percorso, Mercurio e Sunrise hanno scovato tutto il cibo possibile per le anatre e gli scoiattoli: chili di pane lasciato sui prati a loro completa disposizione. La scorpacciata non si è fatta attendere: sembravano sequenze di Alice nel Paese delle Meraviglie: a ogni passo, dall’erba fioriva un tocchetto di pane, come un percorso a regali per dargli il benvenuto. La cosa più bella, però, è stata la scoperta delle tane delle talpe. Mercurio e Sunrise correvano percorrendo cerchi ampi quando, all’improvviso, una folata di vento ha portato al naso del Malamute l’odore della talpa e, di botto, si è girato, ha trovato la zolla di terra “giusta” e ha iniziato a scavare come un matto. Più gli dicevo, divertita, “Andiamo”, più lui uggiolava come a dire: “No! Ti prego! No! La talpa! Devo prendere la talpa!!!” . Non ho mai visto Mercurio così energico, vitale e non ho mai visto Sunrise reggere per due ore un esercizio fisico così intenso, a cui vanno aggiunte le ricerche olfattive e la scoperta di nuovi territori!

Noi, invece, ci siamo seduti sulle panchine lungo la strada e abbiamo passato il tempo a guardarli giocare quasi ininterrottamente. Erano straripanti di emozioni, quasi senza fiato dal tanto muoversi, tuffarsi, scalare, scendere, rincorrere, annusare. I grandi prati ai lati dei sentieri sono stati perlustrati palmo a palmo dal naso dei due bestioni e Sunrise ha avuto anche la splendida idea di rotolarsi sul fieno con serpentello morto. Mi è preso un colpo! La piccina si diverte a lasciare il suo odore sull’erba bagnata e sulla paglia, io mi diverto un po’ meno a correggerla. Mio papà quasi non aveva parole da tanto era emozionato, divertito e stupito da questi due mostriciattoli.

Al ritorno, messo il guinzaglio ad entrambi, ho lasciato Sunrise al mio babbo: era la prima volta che passeggiava con una cucciola. Ha un saper fare “magico”, mio papà: anche quando gli lasciai Mercurio, quando ancora era piccino, ha saputo “metterlo in riga”, pur senza aver mai frequentato un corso con un educatore cinofilo. Ha una “presenza” pacata e Mercurio gli ha ubbidito durante tutta la passeggiata, nonostante non avesse mai avuto l’occasione di passare tanto tempo con lui. Trasmette autorevolezza, ma anche amore e calma, riflessione e i cani, con lui vicino, sono molto ubbidienti. Anche questa volta, Sunrise, come Mercurio, si è messa al suo passo e ha seguito la sua andatura, distraendosi, di tanto in tanto, dalle novità lungo il percorso. L’unico “problema” è sorto quando entrambi hanno fatto i capricci per “l’ultimo bagno” nelle risorgive, ma abbiamo proseguito sulla via del ritorno, consapevoli che presto torneremo da queste parti, per divertirci ancora insieme.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :