Magazine Poesie

«Ecco l’acqua risolta nei suoi sorsi» (in morte di un poeta che amo)

Da Lasere

19 ott 2011 @ 12:07

 

Ieri è morto Andrea Zanzotto. Niente di male, eh; voglio dire: 90 anni aveva, e una vita che immagino piena dietro le spalle, da esser contento di averla vissuta tanto a lungo; e poi insomma sì, è storia vecchia questa della morte, avete ben ragione, e per niente originale.

Però ieri è morto Andrea Zanzotto e a me mi è dispiaciuto, ché giusto il giorno prima avevo detto Vuoi vedere che ora gli tocca morire, poverino, con tutte ’ste celebrazioni che gli fanno, che uno poi si sente quasi in obbligo, a morire. E il giorno dopo lui mi è morto per davvero, mannaggia a lui.

andrea-zanzotto

Niente di speciale, insomma: ieri chissà quanta gente è sparita, e tra questa gente c’era anche un poeta che amavo; io credo l’Ultimo Grande, baluardo sparuto di versi veri. Ma a parte questo io se penso a Zanzotto penso a tutto un pezzo della vita mia molto lontano e avvolto d’incantate ragnatele, a un libro ricevuto (”Galateo in bosco”? Boh. Vedi che già comincio a scordare…) e a una persona amata, a una me diversa, e meno peggiore; e allora niente, forse è solo il solito egoistico sgomento di chi resta nei confronti di chi va, portandosi via pezzetti che sembrano anche un po’ tuoi e che sparendo lasciano buchi, aprono tasche ormai vuote; non saprei dire.
Adesso mi rimane un libro di otre mille pagine (uscito giorni fa con un tempismo beffardo) in cui mi calo come in lago di montagna. Perché non mi cambia niente, alla fine. Eppure. 

Marco Paolini gli ha scritto qualche riga, ieri, e le ricopio qui perché le ho trovate giuste, e voglio che restino, da ritrovarle: s’intitolano “E pò muci”: e poi silenzio.

«E quando muore un poeta vero
sarebbe un’occasione d’oro di leggerne una,
almeno una di quelle che ha scritto
ma forse è pretendere troppo.
Così se ne scrive e se ne parla per un po’.
Hai saputo? È morto Andrea Zanzotto…
Per una sera si può parlare di poeti
invece che di calcio, parlare di cultura
almeno fino al giornale di domani.
Si perde facilmente l’occasione d’oro
si rimanda, ci si dimentica
restiamo gli stessi ignoranti di prima
ma un po’ più commossi.
Scusaci Andrea.

E pò muci

Lunga vita alla poesia!

Finché non muore.

~

Vi lascio due video che spero vi concederete. Il primo, più breve e antico, con qualche verso letto stentato e l’ennesima dichiarazione d’amore al paesaggio. Il secondo – più recente (2009), generoso e lungo quanto una teiera sorseggiata lentamente – è un vero e proprio documentario/conversazione di Marco Paolini con lo stesso Zanzotto, per la serie “Ritratti”, con regia di Carlo Mazzacurati. Buona visione. Buona Poesia.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :