In Italia esiste una legge che condanna il razzismo e la discriminazione etnica e territoriale. Sui social network esistono rigide regole che regolano la creazione e pubblicazione di gruppi e post che incitano alla violenza ed alla discriminazione etnica,religiosa,razziale o territoriale.
Bene.
Ora su Facebook è possibile imbattersi in siti che hanno come motivo fondativo ed aggregativo, ragioni come questa:
"Questo è un gruppo aperto a tutti coloro che vorrebbero vedere i napoletani inondati dalla lava. Magari in diretta Tv.Sperando che ciò accada durante le feste di Natale, quando il numero dei residenti è maggiore."
Non è l'unico, poichè è possibile trovare gruppi come: "Vesuvio pensaci tu" "Forza Vesuvio facci sognare" o gruppi che , al di là del consentito sfottò, denigrano le origini territoriali dei calabresi.
Ammantare di ironia l'invocazione di una sciagura è stupido, violento e di cattivo gusto, anche perchè basterebbe dare un'occhiata ai contenuti che poi vengono aggiunti al gruppo stesso.
Ci stupisce il fatto che quando ciò accade contro taluni tipi di razzismi, giustamente, sia facebook che twitter siano solerti a chiudere immediatamente i gruppi. Ci sfugge invece la ragione per la quale quando ciò riguardi le origini territoriali, si passi sopra in maniera superficiale, andando contro la stessa policy del social network.
Per questo motivo su Facebook è nata un'iniziativa (http://www.facebook.com/events/164517307026581/165167666961545/?notif_t=plan_mall_activity)
"Operazione fatti sentire, fallo finire. Ferma il Razzismo antimeridionale".
L'intento dei creatori del gruppo è quello di monitorare costantemente l'esistenza di gruppi apertamente razzisti e antimeridionali, perchè termini questa forma di discriminazione che incita all'odio ed alla violenza.
(L'immagine "Ammazziamo Pulcinella" è di Angelo Forgione)
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