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Gaetano Quagliariello sulla Riforma Costituzionale. Al Salone del Libro di Torino.

Creato il 18 maggio 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Da vedere anche l’incontro con Luciana Littizzetto e Gustavo Zagrebelsky.

QUEL CHE DE GAULLE CI INSEGNA SULLA STORIA D’ITALIA – GRANDI OSPITI è questo il titolo dell’incontro svoltosi oggi al salone del libro che ha visto ospite Gaetano Quagliariello, attuale Ministro per le Riforme Costituzionali nonché autore del libro “De Gaulle”.

E’ proprio alla figura del generale francese che l’autore si ispira per tracciare un paragone nell’analisi tra la storia d’Italia e quella Francese dal dopoguerra ad oggi.

Durante il suo intervento il Ministro ha ben evidenziato come l’operato del grande statista francese possa essere ancora oggi un modello da seguire, soprattutto per un paese come l’Italia.

La chiave del successo di De Gaulle, che ha salvato il suo paese per ben due volte, la prima dai nazisti e la seconda dalla grande crisi del ’58, è stata il coraggio. In questa qualità, Quagliarello, ha trovato che De Gaulle si differenziasse da molti altri statisti; ha avuto il coraggio di andare oltre i fatti contingenti e ciò che è visibile avendo così una visione più ampia e guardando al mondo nella sua totalità.

Ed è così che l’Italia dovrebbe “Guardare al mondo” per iniziare ad uscire dalla sua crisi.

thanks to Filippo Caranti

Gaetano Quagliariello – thanks to Filippo Caranti

Non bastano però larghe visioni su cosa ci circonda, un altro punto fondamentale sono le istituzioni: durante la crisi del ’58 i francesi capirono che anche le istituzioni hanno un valore economico.  Uno stato che funziona è in grado di operare in modo da orientare il paese verso un valido punto di vista economico.
Il Ministro continua spiegando come l’istituzione non debba essere un estratto di ingegneria costituzionale, ma debba tenere conto dell’economia così da migliorare la propria situazione economica.

Facendo un paragone con la riforma costituzionale operata da De Gaulle , il Ministro spiega come “De Gaulle non si soffermò su cavilli di scienza costituzionalista e trovarono un percorso che li porto in 5 mesi alla soluzione.  Noi  dobbiamo trovare il migliore percorso possibile” continua poi spiegando come il problema principale sia dovuto alla volontà politica che viene prima di ogni perfezionismo costituzionale.

Dall’analisi della storia francese rapportata allo stato italiano si evince come la storia sia quindi la scienza della politica, ed essa sia maestra stessa di politica.

Il Ministro Quagliarello si sposta poi dal tema legato al libro per passare alla politica, una politica che deve dimostrare di “Non voler cincischiare sulla riforma elettorale, e di poter risolvere un problema prima della Magistratura”.

Per il Ministro delle Riforme la legge elettorale  deve essere solo una parte di una più grande riforma, infatti “la grande riforma del paese attraverso la legge elettorale è andata sempre male. La legge elettorale si deve fare insieme alla riforma della forma di governo”

Quagliarello, incaricato dal premier Letta, vedrà tutti i partiti e i gruppi parlamentari per cogliere le diverse idee in merito alla riforma elettorale; idee che riferirà prontamente al Governo per un immediata azione.

Di Olga Anna.


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