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GEORGIA: Caos, abusi, proteste, manifestazioni e la Russia ammassa soldati al confine.

Creato il 24 settembre 2012 da Eastjournal @EaSTJournal

Posted 24 settembre 2012 in Elezioni ad est, Georgia, Russia, Slider with 0 Comments
di Michael Biasin

Political Picture Vladimir Putin Georgia On My Mind

La Georgia rimane sconvolta dallo scandalo abusi sui prigionieri, e Tbilisi si trova ad essere nuovamente paralizzata da manifestazioni e proteste. Ieri il centro e alcune strade principali sono state occupate da giovani e studenti delle università, tutti chiedendo a gran voce le dimissioni del presidente Saakashvili. Un gruppo di questi manifestanti appartenenti al partito di opposizione Georgian Dream di Ivanishvili, ha per qualche minuto occupato l’University of Georgia appartenente alla madre del presidente Saakashvili. Questa occupazione è stata pacifica, dopo pochi minuti questi giovani sono tornati nelle strade ed hanno seguito gli altri manifestanti. Nelle proteste contro il governo i partecipanti sono in prevalenza giovani perché sono proprio loro quelli che soffrono di più il governo Saakashvili, non vedono prospettive per il loro futuro, opportunità di lavoro concrete. La società è fortemente clientelare e nepotista, si trova lavoro solo se si è amici o parenti di qualcuno che conta: questo succede anche ai livelli più bassi, o se si è politicamente attivi per il partito di maggioranza United National Movement. Pure gli anziani sono fortemente critici col presidente, e rimpiangono i bei tempi sovietici quando lo stato provvedeva in tutto e per tutto al loro sostentamento. Esiste, però, una classe media nata e cresciuta grazie a Saakashvili che rimane legata all’attuale presidente. In questi momenti di confusione anche il ministro degli interni Akhlaya si è dimesso ed il presidente ha accusato la Russia di aver organizzato questo scandalo a tavolino. Ogni volta che c’è un problema, Misha accusa la Russia ma questa volta sembra aver ragione. Il candidato di opposizione Ivanishvili si è arricchito a Mosca durante il periodo degli oligarchi di Eltsin, e poi è diventato amico di Putin, anche se nega questa insinuazione dicendo di non avere rapporti con le autorità russe, cosa non solo improbabile ma assolutamente impossibile, visto che in Russia solo chi è amico di Putin può fare business, per lo meno ai livelli medio-alti. Quindi è molto probabile che la Russia stia lavorando attivamente per destabilizzare il Paese per influenzare le elezioni parlamentari di ottobre. Proprio ieri (20 settembre) è giunta notizia che la Russia stia ammassando truppe nella regione contesa dell’Ossezia del sud, vicino al confine con la Georgia. La Russia smentisce dichiarando che si tratta solo di personale umanitario, dichiarazione grottesca e fortemente comica se la situazione non fosse così tesa. L’EUMM, l’organizzazione europea per il controllo delle zone di guerra o contese fortemente presente in Georgia, ha mostrato la sua preoccupazione riguardo la presenza sempre più numerosa di soldati russi in Ossezia del Sud. Attendiamo ulteriori novità, e soprattutto volgiamo lo sguardo verso nord, verso Mosca, il luogo dove probabilmente si sta discutendo sul futuro della Georgia, USA permettendo.

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Tags: Bidzina Ivanishvili, elezioni 2012, EUMM, Michael Biasin, Mikheil Saakashvili, Russia, Vladimir Putin Categories: Elezioni ad est, Georgia, Russia, Slider


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