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Gita di classe

Creato il 13 marzo 2012 da Oggimordo @OggiMordo
Gita di classeRecentemente sono stata alla convention aziendale.
Per quelli di voi che sono studenti, lavorano in aziendemedio-piccole, o semplicemente in aziende che non le fanno, cosa sono leconvention?
Le convention consistono nel prendere l’azienda, trasferirlain blocco in un luogo lontano da pc e telefoni (fino all’avvento del bberry) esparare un sacco di minchiate.
A seconda dell’azienda (e del budget), si porta un team, undipartimento, o tutta l’azienda.
L’obbiettivo, sulla carta, è fare il punto della situazione, riassumerecom’è andato l’anno precedente, diffondere gli obbiettivi per l’anno successivoe motivare le persone a raggiungerli, annunciare le grandi novità…
In realtàl’obbiettivo meno dichiarato è quello di far socializzare le persone.Far integrare i nuovi arrivati, fare in modo che si impariil nome di almeno 10 persone, cercare di rimediare al fatto che c’è gente che daanni si odia profondamente e che se si incontrasse per strada si investirebbecon la macchina.
In sostanza, una convention aziendale è una gita di classeper adulti.
E siccome fare socializzare degli adulti non è facile, siusano le classiche armi: il cibo e l’alcol.
Ho lavorato in diverse aziende e sono giunta a concludereche ci sono delle verità universali sulle convention:
- quella dell’anno scorso, dove tu non c’eri, è stata lamigliore. Gente che si arrampicava sui muri, gente talmente ubriaca da essereritrovata nuda, gente che è stata trovata solo 24 ore dopo la fine della festa,gente che si limonava, gente che si è fidanzata…
- è la principale fonte di gossip aziendale fino allaconvention successiva. L’alcol scioglie: la lingua, la vergogna, le mani...
Detto questo, vi tralascio la descrizione dei pomeriggipassati a spellarmi le mani per applaudire ogni scoreggia dei manager e vadosubito alla parte succosa.
Episodi memorabili:EPISODIO 1 - Oggi Mordo goes bottana (o così pare)Dopo essere arrivati in loco (a Sorrento, una delle mie metepreferite, come dissi qui), andiamo dritti a pranzo. I tavoli sono da 8,insieme alle mie colleghe formo un gruppetto di 4, molliamo le borse a untavolo e ci fiondiamo sul buffet. (Pensiero vagante: Si può andare fino aSorrento per vedersi proposto il risotto con i funghi?)Quando torniamo al tavolo, ci sono 4 manzi tanti seduti. Nonsono nostri colleghi (manzo tanto non è una definizione che si può appioppare anessuno della mia azienda, nessuno!). Ci scambiamo sguardi interrogativi percapire se è proprio il nostro tavolo, e sì. Poi ci sediamo e scrutiamo gliospiti. Uno è talmente bello da essere imbarazzante. Infatti è così chefinisce: imbarazzo totale e nessuno scambio verbale per tutto il pranzo,sebbene due di noi siamo ampiamente single. Quando i fusti si alzano ed,educatamente, si allontanano guardo la collega non nuova a questi eventi che,con fare naturale mi dice: “Siamo un’azienda all’80% femminile, è ovvio che cisiano degli steward per rallegrare l’ambiente!”Sarò anche bacchettona, ma siamo comunque a un evento dilavoro, non sentivo la necessità di essere rallegrata! Eppoi non mi sembravache facessero tutta questa animazione, durante il pranzo. Lo sapete quale èstato il loro compito per tre giorni? Porgere i microfoni e aprire le porte perfarci entrare e uscire dalle sale riunioni. Probabilmente hanno preso metà delmio stipendio mensile. Ma hanno tutta la mia simpatia, visto l’episodio 3. Macon correte lì!Il risultato del pranzo è stato una serie di occhiatemaligno-invidiose da tutte le altre colleghe e fermate al nostro tavolo daparte di maschi alpha gelosi con la ciliegina dell’ AD che si è palesato altavolo dicendo:”Ah, avete scelto bene eh!”  Figura da biccola bottana.
EPISODIO 2 – Bottanaggine veraFinita la cena di “gala”, se così vogliamo chiamare una cenadove il tema era “mostro tutto quello che posso sai mai che porto a casaqualcosa” dove qualcosa può significare “uomo”, ma anche “promozione”, siaprono le danze. In quel momento esatto la collega truly-madly-deeply bottanaparte, punta l’obbiettivo (un manager) e lo bracca fino ad ottenere il suobraccio. Da lì non si è più mossa, meritandosi il soprannome di Lady Dior, comela celebre borsa. Soprassiedo sugli altri epiteti che si è beccata quando:- è scomparsa con lui- è ricomparsa con la sua giacca- è scomparsa con lui- è scomparsa con lui- è scomparsa con lui
Io vi dico solo che il giorno dopo non c’era un rumor, c’eraun uragano di voci che la seguiva per tutto l’hotel. Naturalmente lei ha dettoalla sua compagna di stanza che non c’è stato niente. Naturalmente c’è chigiura di averli visti basciarsi. Naturalmente è stata marchiata a vita. Naturalmente lui non l'ha cagata di pezza il giorno dopo. Bottana e mazziata. Altrettantotranquillamente, non credo che ci saranno conseguenze gravi, anzi, magari sibecca pure una promozione! Bottana, mazziata e furba!
EPISODIO 3 – Tana libera tuttiDurante il ballo, che è sempre fonte di soddisfazioni, milibero di un marpione che non ha capito che non c’è trippa per gatti, masoprattutto per lui, che dopo 10 secondi che mi conosceva mi ha definito “piccoletta”.Ora, io sono effettivamente piccoletta, non l’ho mai vissuto come un problema,ma detto da uno che è più basso di me proprio NO! PICCOLETTA A CHI???Insieme a 2 colleghe decidiamo a gesti che è ora di tornarein camera. Mentre saluto educatamente il nano sfigato, mi volto e non trovo lacollega Hello Kitty. Lei, quella superfidanzata, lei, che dopo avere sbavato dalontano per i Beach Boys di cui sopra, ha ammesso candidamente che le sue “sonotutte parole, ma niente fatti” perché non avrebbe coraggio, lei, tenera come unmarshmellow…dov’è finita?Scruto con lo sguardo la sala da ballo ed eccola! In mezzoai Beach Boys. Sembrava un cucciolo di cane tra i lupi…all’inizio. Mentre cercol’altra collega ci accorgiamo che invece è super-rilassata e sta conversandoallegramente. Che facciamo? La salviamo? Disturbiamo? La scelta è dura madecidiamo per l’opzione B. Cosa stava succedendo? Semplicemente che lei volevauna sigaretta e loro erano gli unici ad averla. Seeeeee. Com’è finita?  Che siamo andati tutti (3 di noi + 3 di loro)nella sala fumatori. Peraltro già occupata. Nuova figura da bottane. I BeachBoys si sono rivelati simpatici, divertenti nelle imitazioni dei nostri managere romagnoli. Ergo: abbiamo dovuto scappare prima di finire in un’orgiacollettiva, ma fino a quel momento lì, grasse risate e momenti amarcord sullediscoteche di Rimini.
Pensieri vaganti elaborati in momenti disparati:
  • Dopo 10 minuti di presentazione, mi sono resa conto che sela mia azienda va così bene con 4 manager su 5 che non si sanno esprimere initaliano comprensibile, pensate cosa potremmo fare se lo parlassero tutti!
  • Di Sorrento non ho visto nulla, se fossimo stati al grandhotel a Malpensa, poteva essere uguale.
  • E’ davvero necessaria una deejay venuta da Milano per tregiorni al solo scopo di mettere la musica all’inizio e alla fine di ognisessione di riunione, sempre la stessa canzone, che ora non potrò mai piùascoltare?
  • Ma tu guarda quanto è opinabile il concetto di “serata digala” per le donne…si va dal nero bottana al nero bottanissima. Come sempresono quella con la minima spesa, massima resa: tuta in jersey di asos, valore30€ circa e… momento di panico! Non ricordo che scarpe avessi! Oddio sonomalata! Aspe…ricordo che il giorno dopo i piedi mi facevano male ma non tantoda volerli amputare, quindi un tacco <10 …ma cosa? Quale? Boh
  • Può una essere così stupida da farsi un manager davanti atutti?
  • Fa’ che non siano calze nere 20 denari, fa’ che non sianocalze nere 20 denari, fa’ che non siano calze nere 20 denari, … oddio è ancorapeggio! Ma le calze a rete non erano state bandite dal mondo?

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