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I Presidenti: Enrico De Nicola (1946-1948), un ‘monarchico’ al Quirinale!

Creato il 26 dicembre 2014 da Candidonews @Candidonews

 

I Presidenti: Enrico De Nicola (1946-1948), un ‘monarchico’ al Quirinale!

Enrico De Nicola
(1877-1959)

Presidente dal 1946 al 1948

I Presidenti: Enrico De Nicola (1946-1948), un ‘monarchico’ al Quirinale!

Il mandato di Giorgio Napolitano volge al termine. I prossimi mesi saranno cruciali per capire chi ricoprirà l’incarico di nuovo Presidente della Repubblica. Iniziamo quindi un viaggio nella Storia dei Presidenti. Un tuffo nel passato, per capire come furono eletti gli inquilini del Quirinale e come si caratterizzò il loro operato.

Primo capitolo. Era il 1946 ed il monarchico Enrico De Nicola veniva nominato ‘Presidente provvisorio’ della Repubblica.

Napoletano, avvocato penalista e politico di area liberale giolittiana, venne eletto in Parlamento per la prima volta nel 1909. Divenne presidente della Camera nel 1920, carica che lasciò nel 1924, dopo il ‘putsch’ fascista. Tornò alla politica attiva nel 1943:

Nel 1943, dopo la caduta del regime, considerato figura autorevole della politica pre-fascista, fu chiamato a mediare fra gli Alleati e la Corona per consentire un più agevole passaggio di poteri. Si deve in particolare a De Nicola l’intelligente soluzione che evitò a Vittorio Emanuele III l’abdicazione: propose di istituire la figura del Luogotenente, da affidare all’erede al trono Umberto. La creazione di questa figura, pur limitando la sovranità monarchica, permise di ridurre l’impatto formale della sconfitta.

La sua elezione alla Presidenza, avvenuta tramite il voto dell’Assemblea Costituente il 28 giugno 1946 con 396 voti su 501, fu frutto di un compromesso tra le principali forze politiche di allora. Le candidature contrapposte di Vittorio Emanuele Orlando, per il centro e le destre e Benedetto Croce, per i liberali e le sinistre, lasciarono il posto ad un nome su cui poter convergere unitariamente:

..per eleggere un presidente capace di riscuotere il maggior gradimento possibile presso la popolazione affinché il trapasso al nuovo sistema fosse il meno traumatico possibile; si convenne perciò che dovesse scegliersi un meridionale, a compensazione della provenienza settentrionale della maggioranza dei leader politici, e che (stante il risicato – e da parte monarchica contestato – scarto dei risultati del referendum istituzionale) dovesse trattarsi di un monarchico.

Di carattere mite, al limite dell’indecisione, De Nicola fu anche un Presidente decisamente umile:

dopo l’elezione, arrivò a Montecitorio da Napoli con la sua auto e senza scorta. Non volle mai dallo Stato una sola lira di stipendio. Pagava di tasca propria persino le telefonate e i francobolli, anche se non era per niente ricco, anzi: è rimasto celebre il cappotto rivoltato col quale affrontò con superba dignità le incombenze ufficiali della carica.
Si stabilì a palazzo Giustiniani, spiegando che il palazzo dei re e dei papi non si addiceva ad un semplice capo provvisorio dello Stato. “Quando andavamo a trovarlo al Quirinale – ricorda Giulio Andreotti, allora giovanissimo sottosegretario – lui ci mostrava un’agenda di pelle nera: lì, spiegava, io sto scrivendo la prassi repubblicana, quello che deve o non deve fare un presidente. Appena arrivò Einaudi, dunque, andammo insieme alla ricerca di quell’agenda: rimanemmo allibiti, scoprendo che De Nicola non vi aveva scritto neppure una riga”.

Dimessosi nel giugno 1947 per motivi di salute, fu subito rieletto. Con il varo della Costituzione, il Primo gennaio del 1948 divenne Presidente della Repubblica a tutti gli effetti. Carica che mantenne sino al 12 maggio dello stesso anno.

I Presidenti: Enrico De Nicola (1946-1948), un ‘monarchico’ al Quirinale!

De Nicola appone la sua firma sulla Costituzione Italiana, che entrerà in vigore poco dopo

Terminato il mandato presidenziale, De Nicola tornò ad assumere incarichi importanti. Fu Presidente del Senato dal 1951 al 1952, si dimise durante l’iter per l’approvazione della legge elettorale ‘truffa’. Presidente della Corte Costituzionale dal 1956 al 1957, lasciò in forte polemica con il governo italiano che accusò di intralcio nell’opera di democratizzazione e di pulizia dalle norme fasciste del nostro ordinamento.

Fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Enrico_De_Nicola
http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/denicola.htm
http://www.angiolettionline.it/old/costituzione/presidente/usi%20e%20costumi.htm


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