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I saggi di Napolitano e il paleofemminismo

Creato il 30 marzo 2013 da Catreporter79

Uno dei “problemi” evidenziati da talune porzioni della sinistra nazionale riguardo le due squadre di “saggi” volute e composte dal Capo dello Stato per cercare di condurre il Paese fuori dalle sabbie mobili del vuoto esecutivo in cui è precipitato, è il fatto che i membri delle equipes siano esclusivamente soggetti “maschi”. Attenzione, non uomini. “Maschi”. Un po’ come se stessimo parlando di esemplari di criceti da laboratorio. Le formazioni devono ancora mettersi al lavoro, ma la retrocultura caricata ad odio del pianeta “liberal” ha già emesso la sua inappellabile sentenza di condanna. Non importa che l’Italia sia legata ad un asino che sta per essere gettato in fondo al mare, come non importa che il genere non rappresenti, di per sè, un valore o un disvalore; il furor ideologicus esige il suo sacrificio di sangue. L’altare è quello del fanatasimo e ad essere sgozzata è la ragione. La sinistra si dimostra, ancora una volta e per l’ennesima volta, sideralmente distante dal Paese reale e dalle “issues” della sua piattaforma civile. Per questo, il Paese reale continua a bocciarla in cabina elettorale. E fa bene. P.s: Il paleofemminismo­ ha segnato il passo, mentre al politically correct l’evoluzione del pensiero critico sta prendendo le misure per l’abito funebre. Ma la sinistra preferisce la rendita della retorica al guadagno della progettualità.



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