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II° Turno nelle comunali: colpo grosso della “Sinistra”

Creato il 01 giugno 2011 da Palotto

Dopo il primo turno abbiamo deciso di stare cauti, non cantare vittoria e limitarci a fornire con precisione i dati delle urne, un po’ per scaramanzia e un po’ perchè ci sembrava fin troppo bello quello che stava succedendo. Oggi però non si riesce proprio più a nascondere il sorriso. A Cagliari il candidato Zedda sostenuto da Pd, Idv,Sel, Fds,Psi,Verdi e liste civiche vince con quasi il 60%  e strappa la città alle destre dopo 20 anni di dominio incontrastato; stesso risultato , con le stesse liste circa, capita a Crotone dove il primo cittadino diviene Peppino Vallone. A Grosseto Emilio Bonifazi appoggiato da Pd, Riformisti Socialisti, Idv, UDC e liste civiche,  prende il 57%; a Rimini Andrea Gnassi diventa sindaco per Pd, Idv,Fds, Verdi, socialisti e liste civiche.
A Novara, città del presidente Cota, la popolazione da un segnale forte e chiaro e sceglie Ballarè, appoggiato da Pd,Sel, Fds e pensionati, piuttosto che il candidato Franzinelli che sembrava avere già vinto dopo il primo turno e che era stato patrocinato da Cota stesso.

Ma è a Milano e Napoli che si può parlare davvero di  Rinascita della Sinsitra.

Nella “capitale del Nord” vince per con quasi 70.000 voti di scarto Giuliano Pisapia:  per la prima volta nella storia sale a Palazzo Marino un “comunista”. Frutto di una campagna elettorale fatta vicino alla gente, vicino a tutti i movimenti di quartiere, ascoltando la voce di chi è stufo di frasi fatte o di slogan ridondanti ma ha bisogno di parole concrete su questioni concrete. Insultato e schernito più volte da un avversario che ha tentato in tutti i modi di farsi dare del “nemico”, ha dimsotrato la sua serietà senza mai lasciarsi risucchiare in questo sistema di accuse personali, ha continuato a parlare di Milano e della sua proposta. E i Milanesi hanno tirato le somme. Pisapia ha dimostrato grande astuzia politica per il modo con cui ha snobbato chi parlava di Zingaropoli o di una Milano invasa da centri sociali e Terroristi di varie estrazioni e ha dato una risposta chiara a tutto il panorama della sinistra: l’unico modo per combattere questo modello “Berlusconi” fatto di proclami altisonanti, catastrofisti e spesso totalmente sconnessi coi problemi reali, è fare una politica del buon senso, fatta di risposte sensate a problemi reali.

Turno nelle comunali: colpo grosso della “Sinistra”

A Napoli invece, dove rispetto al primo turno è andato a votare ben il 6% in meno dei cittadini, Demagistris ha ottenuto un risultato francamente inaspettato. 120.000 voti in più dell’avversario Lettieri. Anche questo risultato è sintomatico di una cittadinanza che non nè può più di slogan e di partitismi: la scelta è stata chiara, è caduta sul candidato sicuramente meno coinvolto nel mondo della politica e dei giochi di partito, unica figura in grado di far pensare davvero a una rottura col passato.
E allora cosa si può dedurre? SI può dedurre che queste elezioni, oltre che averle perse Berlusconi e con lui il suo modello dell’ “incendiario-pompiere”, le hanno vinte quei personaggi che hanno saputo riportare il confronto politico su un piano realistico, mostrando caparbietà, passione e decisione, riuscendo a farsi capire bene dai cittadini.

Alla fine allora al Pd bisogna far notare che dove si è alleato con le sinistre è andata piuttosto bene e che questo risultato può essere un bel punto di inizio per riportare il grande partito di centro sinistra a un dialogo con le sinistre alternative; alla Fds bisogna dire di basarsi su questo risultato per costruire una costanza; a Vendola, invece, bisogna spiegare che troppo spesso nei modi assomiglia a Berlusconi- riferito allo sproloquio fatto dopo la vittoria di Pisapia.-

L’Augurio che facciamo ai sindaci neoeletti, a questo punto, è di non sedersi sugli allori e di dimostrare col loro impegno per la cittadanza  che gli elettori non si sono sbagliati a riporre in loro le speranze per la crazione di città migliori, sempre più a misura di uomo e sempre meno in mano a faccendieri o affaristi.



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