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Il ciambelletto che vien dalla campagna (…. e poi parte per la città) Ciambelletti al vino con anice, pistacchi e pinoli

Da Fulvia

Il ciambelletto che vien dalla campagna (…. e poi parte per la città) Ciambelletti al vino con anice, pistacchi e pinoli
Questa è la storia di un’amicizia. No è la storia di due amicizie che in qualche modo portano l’una all’altra. La prima, giusto per voler numerare le cose, risale a molti anni fa , quando ero adolescente e la cucina per me era solo un ripiano con quattro fuochi e di più nin zapevo. La seconda , più recente, è virtuale ma ha lo stesso valore della prima. I ciambelletti che vedete nella foto sono il frutto di un’antica tradizione bellegrana. Bellegra è un piccolo paesino arroccato su un monte. Non è la prima volta che ne parlo. Si trova in provincia di Roma e sembra un presepe per quanto è bello. Mi reco almeno una volta all’anno a fare un giretto (tipo cammino di santiago J) . C’è buona aria, una vista mozzafiato sulla vallata, una campagna ricca di vigneti e ortaggi che non vi dicoe ...mia zia Rosaria. Zia di adozione ma poco importa. Ha la sua casa estiva qui ma  vive a Milano e ogni volta mi insegna qualcosa in cucina.  La conosco da una vita ed è ’ lei che mi ha insegnato a fare questi dolcetti tipici di queste parti. Sono la fine del mondo! Ora per farla breve  vi dico che li ho adottati come dolce ufficiale di casa mia. Perché?  Beh, sono di facile realizzazione, si fanno con tre ingredienti base e si possono arricchire come più piace. Li preparo tutto l’anno: per natale, a pasqua e in generale per sgranocchiarli e regalarli , per  farli conoscere. Ho amici che ne vanno matti. Quest’anno il mio parco amicizie si è arricchito e ne sono davvero contenta. Sono sempre stata  scettica verso le amicizie che nascono in rete (…figuriamoci i matrimoni poi!) ma come sempre accade in questi casi, mi sono dovuta felicemente ricredere. Ho conosciuto Sara navigando tra i foodbloggers alla ricerca di pizze e indicazioni sul lievito madre. Ecco, lei è un vero guru in questo ed è cosi che è iniziata. La settimana scorsa le  ho spedito i ciambelletti campagnoli perché li provasse. E sapete dove si trova lei?  A Milano naturalmente  ed il mio personale  cerchio si chiude.
Se avete voglia di impacchettare dolcetti e biscotti, vi consiglio questo sito, ci sono cosette davvero carine. anche in vista del natale.Il ciambelletto che vien dalla campagna (…. e poi parte per la città) Ciambelletti al vino con anice, pistacchi e pinoliIl ciambelletto che vien dalla campagna (…. e poi parte per la città) Ciambelletti al vino con anice, pistacchi e pinoli
Cosa vi occorre:1 bicchiere di olio evo1 bicchiere di vino bianco o rosso1 bicchiere di zuccheroFarina q.b.Zucchero per decorareAnice, pistacchi, pezzetti ni di cioccolata, pinoli…C’è chi aggiunge una punta di lievito. Io non la metto ma fate voi.
Il ciambelletto che vien dalla campagna (…. e poi parte per la città) Ciambelletti al vino con anice, pistacchi e pinoliCome procedere: Lavorate con le mani in una coppa  i tre ingredienti con una manciata di farina. Aggiungete l’anice e continuato a lavorare. Se vi sembra tanto liquido aggiungete altra farina sino ad ottenere un impasto elastico  ma molto morbido. Fatene un salame e tagliatene un pezzetto. Di  ogni pezzetto fatene salamini i cui lembi andrete a unire. Passate solo un lato del ciambelletto nello zucchero e aggiungete le spezie che avete scelto per decorare. Mettete in forno già caldo a 180 gradi statico per circa 10 minuti o comunque sino a quando non sono dorati.
Con questa ricetta partecipo al contest di Dida
Il ciambelletto che vien dalla campagna (…. e poi parte per la città) Ciambelletti al vino con anice, pistacchi e pinoli

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