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Il grande fratello blu

Da Astonvilla
IL GRANDE FRATELLO BLUUna delle ragioni che porta molti di noi verso Cuba e' la possibilita' di trascorrere qualche giorno al mare,cosa assolutamente comprensibile visto che la maggioranza di noi fa lavori che ci portano a passare il tempo e la nostra vita in stanze illuminate a neon con il cielo grigio fuori dalla finestra e un cazzo di traffico per strada.
Per me e' un discorso differente lavoro al mare per 4 mesi ogni anno ma vi confesso che questo inverno passato sotto le luci al neon e con questo maledetto freddo fuori mi sta' portando a certe scelte.
Comunque per me il mare e' sostanzialmente mangiare pesce,correre sulla battigia,una bella gnocca accanto e un bagno rilassante.
Ci vado un paio di volte ogni settimana,sono km da Las Tunas,e sono sempre belle giornate ma se scegliessi di fare base in una piccola citta' di mare forse mi romperei i coglioni mentre le spiagge habanere non mi attirano vista la quantita' industriale di italioti che le frequentano mentre Siboney fuori Santiago manco la considero,e' meglio il mare della Liguria....
Devo anche dire che noi italiani sottovalutiamo sempre il grande fratello blu,a dicembre e' mancato un pelo che un tizio di Rimini ci lasciasse le piume.
Era una bella giornata ma ventosa e nel tratto di mare che divide le 2 coste di Puerto Padre c'era una gran corrente.
Il tizio,molto piu' giovane ma ampiamente sovrapeso si tuffa e nuota,dopo un po' vedo i suoi amici che iniziano e preoccuparsi e vado a vedere,non riusciva a rientrare e la corrente lo stava portando al largo,fuori dallo spazio fra le 2 coste,a quel punto stavo per buttarmi,nuoto discretamente,ma all'ultimo momento e' riuscito ad aggrapparsi all'ultima boa e un barchino e' andato a prenderlo.
In mare ,come in montagna c'e' un cazzo da scherzare e in piu' il mare cubano e' pieno di correnti e insidie,ma noi italiani tendiamo sempre a fare gli sboroni,il tizio questa volta l'ha sfangata ma dal viso sorridente che aveva mentre rientrava col barchino ho l'impressione che non abbia fatto tesoro della disavventura.

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