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Il lavoro è importante, ma il tempo libero non ha prezzo

Creato il 10 maggio 2012 da Propostalavoro @propostalavoro

Il lavoro è importante, ma il tempo libero non ha prezzo

Mi sono diplomato quattro anni fa. Sono geometra, ma non ho fatto niente con il mio diploma perché il lavoro non c’è ed io non conosco nessun Picone che mi possa aiutare. Lavoro in un locale un giorno o due alla settimana, servo i tavoli. Ogni tanto faccio l’autista per una cooperativa che accompagna i VIP in certe particolari occasioni

cioè quando la gente dello spettacolo opera in una certa zona ed ha bisogno di essere accompagnata negli spostamenti in città. Non mi dispiace questa situazione incontro un sacco di gente, ma soprattutto mi sento libero; certo, guadagno pochino, quanto basta a me stesso giornalmente visto che ho la macchina e mi piace divertirmi anzi, ad essere onesti, devo dire che quello che guadagno non mi basterebbe affatto se dovessi vivere da solo, mantenermi una casa e tutto il resto, ma per fortuna vivo con i miei. Prospettive per il futuro? Non lo so, non me la pongo questa domanda, ora sto bene e quello che più conta è avere il tempo libero per stare con gli amici. Gli schemi rigidi mi spaventano un po’: alzarsi presto la mattina, passare tante ore della tua vita a lavorare per qualcuno che neanche ti conosce, andare a letto presto! No, non mi piace, anche molti miei amici la pensano come me, è meglio un giorno da leone che cento da pecora. Se penso a una famiglia? Come mi vedo da grande? Per il momento non mi vedo, la mia famiglia di origine è la cosa più preziosa che ho al mondo, ma al giorno d’oggi non ci sono più i presupposti per fare le cose cosi serie! Siamo tutti un po’ soli, disorientati e con futuro precario. Il lavoro serio come lo concepiva mio padre non c’è più è il mondo del lavoro che è poco serio, le relazioni affettive importanti non esistono più, la famiglia non è più un punto di riferimento, né una meta da raggiungere quasi per nessuno. Ognuno pensa a se stesso e ci riesce pure poco, c’è molta sfiducia e poco impegno dappertutto, come si fa a progettare e realizzare le cose importanti se mancano i presupposti? Perché il tempo libero è cosi importante? Per stare con gli amici, per non sentirsi soli, per condividere con qualcuno tutto ciò di cui ho parlato, perché ci sosteniamo a vicenda e ci divertiamo. Sogniamo di vincere il superenalotto e di sbancare il poker su internet, sogniamo di girare il mondo alla ricerca di qualcosa in cui credere davvero. Le parole di questo giovane, presumibilmente solo parte di un coro molto più ampio, impongono, a qualunque individuo adulto dotato di buon senso, la riflessione su vari punti cruciali circa una tendenza dei nostri tempi. In maniera implicita egli denuncia l’assenza di valori in cui credere e per i quali impegnarsi tra cui: il valore dell’individuo come persona, la famiglia, il lavoro, il senso di appartenenza alla vita degli altri ecc.. Da un punto di vista psicologico evince il fenomeno dell’adattamento; l’essere umano creatura estremamente adattabile che si abitua a tutto compreso ciò che gli può essere sconveniente, una volta acquisita l’abitudine la difende e la giustificata per esigenze di amor proprio ed autostima ed identità. La crisi economica, con la disoccupazione e il precariato, che minaccia di divenire sempre più stabile, sta inducendo l’adattamento e l’abitudine ad esso coadiuvato dal supporto dell’allettante “più tempo libero per se”. Da un’ottica generale, ma in particolare dall’ottica del mondo del lavoro, questo è un fenomeno involutivo.


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