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l'insostenibile pesantezza della libertà d'opinione

Da Guchippai
l'insostenibile pesantezza della libertà d'opinione
Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

che io ci credo a questa cosa qui, ci ho sempre creduto. il problema è quando ti trovi ad avere a che fare quotidianamente con qualcuno che la pensa in maniera opposta a te e le cui opinioni, per quanto tu riconosca al soggetto il pieno diritto di possederle ed esprimerle, ti fanno salire il sangue alla testa. a me capita in particolare con due persone: mio marito e un mio amico. con mio marito abbiamo raggiunto un tacito accordo: ciascuno mantiene le proprie opinioni senza sbandierarle in faccia all'altro e, se capita di farlo, l'altro si limita a riaffermare il proprio dissenso senza avventurarsi in discussioni che non porterebbero a nulla, se non a un'inutile acrimonia. con il mio amico il problema è diverso, nel senso che è risolto da un lato ma presente dall'altro. quando ci sentiamo via mail e lui accenna al motivo della discordia, in genere io glisso o dico chiaramente che l'argomento non mi interessa, lui passa ad altro e buonanotte. in compenso però, imperversa su Facebook; anche l'altro giorno quando sono entrata nel controverso social network e mi sono ritrovata inondata da una decina di sue sparate a difesa dell'indifendibile, sono immediatamente uscita perchè rischiavo di insultarlo. perchè io non voglio insultarlo, io accetto il fatto che lui la possa pensare diversamente da me, però non sopporto più di leggere queste puttanate.

L'uomo non fa quasi mai uso delle libertà che ha, come per esempio della libertà di pensiero; pretende invece come compenso la libertà di parola. 

Sören Kierkegaard 

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