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La bellezza di michele

Da Teoderica
LA BELLEZZA DI MICHELE4 PARTE
Qui è raffigurata Astarte di Dante Gabriel Rossetti mi piace questa immagine perchè rappresenta la Dea nel suo triplice aspetto che poi non è altro che l' essere donna, figlia e madre ed aggiungerei sorella in quanto alla Dea o alla donna è legato al ciclo della luna, che come sappiamo ha quattro fasi.
Rossetti è un pittore inglese , ma con origini italiane, fondò il movimento dei Preraffaelliti. Questo movimento disprezzava l' arte da Raffaello in poi, considerandola di maniera e senza più la carica sincera dei primi artisti del Rinascimento. Ma come potete vedere dalla immagine, Rossetti è ben debitore nei confronti di Raffaello, anzi nonostante il fervore aulico di Rossetti, le sue eroine sono sempre pevase da inquietudine e sensualità. Ho scelto questa immagine per parlarvi della Madonna Nera e da dove arrivi il suo culto.
Già vi ho detto che le chiese dedicate all' Arcangelo Michele sorgono accanto a quelle della Madonna Nera, in quanto Michele può esserne il cavaliere protettore.
L'origine della devozione alle Madonne nere è da associare alle tradizioni precristiane ed è connessa alle dèe pagane che spesso erano raffigurate con la pelle nera, come nel caso della famosa dèa madre egizia Iside o in quella della grande Regina Etiope di Saba, che la leggenda vuole accanto a Re Salomone.
Le radici dlla Madonna nera affondano nella tradizione della Lilith pre-patriarcale, che rappresentava la forza e la parità della donna. Si narra che Iside e Lilith coonoscessero il nome segreto di Dio, un segreto custodito anche da Maria Maddalena che, secondo la dottrina alessandrina, "trasmise il vero segreto di Gesù".
Per molti studiosi, il culto alle Madonne nere è da attribuirsi a Maddalena e non alla Madre di Gesù, come invece venne diffuso nei secoli successivi. Resta il fatto che il culto d'antica data alla Maddalena era legato ai luoghi delle Madonne nere.Le culture che veneravano la dèa officiavano i loro riti in particolari momenti legati alle fasi lunari, collegandoli ai periodi fertili femminili, ai parti e ai trapassi, poiché le donne, in quanto depositarie della vita, erano riconosciute come custodi dei misteri della morte. Le Madonne nere e sono legate alle divinità lunari di molte antiche popolazioni.
La Chiesa, per estirpare antichi culti, cristianizzò molti luoghi, boschi o pozzi sacri dove esisteva il culto della dèa, sostituendone i soggetti e togliendone gli aspetti più bui. 

Molti scrittori hanno evidenziato il rapporto tra i Templari e le Vergini nere e, in realtà, questo culto fiorì proprio in pieno periodo Templare tra il XII e il XIII secolo.Laddove vi è stata presenza Templare, vi è associazione con la devozione per le Vergini nere. In Europa sono almeno cinquecento le raffigurazioni di Madonne nere e in Francia, nel XVI secolo, esistevano circa duecento immagini.
Tra tutte la più rilevante, in Italia, è la Madonna di Loreto, nelle Marche, dove la leggenda racconta che gli angeli vi trasportarono la Santa Casa di Nazareth. 

 

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